Lytro Illum: ecco la nuova fotocamera light field

Lytro presenta Illum, la light field camera di nuova generazione in arrivo a luglio: porta con sé numerosissimi cambiamenti rispetto all'originale.
Lytro presenta Illum, la light field camera di nuova generazione in arrivo a luglio: porta con sé numerosissimi cambiamenti rispetto all'originale.

Lytro ha già rivoluzionato la fotografia digitale e ora ci riprova con un secondo prodotto, la Lytro Illum. È una nuova light field camera dedicata ai professionisti, dotata di un corpo che assomiglia a una vera e propria fotocamera DSLR, di un’ottima all’avanguardia, di un sensore più grande e di molta potenza di calcolo. Sarà disponibile a partire da luglio al prezzo di 1599 dollari ma chi la prenoterà entro il 15 luglio potrà assicurarsene un’unità a 1499 dollari, con dunque uno sconto di 100 dollari.

Lytro Illum rappresenta la seconda generazione della light field camera della oramai nota azienda ed è stata progettata per superare molti dei limiti che caratterizzavano il primo modello: ha una più alta risoluzione, non si limita a scattare fotografie quadrate e dà al fotografo molta più flessibilità nella personalizzazione delle immagini. A prima vista sembra una comune reflex ma porta con sé numerose e importanti differenze.

La prima è relativa all’obiettivo, che è fissato al corpo macchina e, seppur piuttosto ingombrante, ha un’apertura fissa f/2.0, necessaria a far entrare abbastanza luce per catturare appunto l’intero “campo di luce”. Il display LCD touchscreen posteriore è inclinato verso il basso poiché Illum non dispone di un minino, quindi l’azienda ha trovato un compromesso: solitamente chi scatta una foto utilizzando solo uno schermo tende a tenere la fotocamera al di sotto del livello degli occhi, ed è per questo che Lytro ha deciso di adottare una soluzione del genere.

Dotata di uno zoom ottico 8X (30-250mm) ad alta velocità, Lytro Illum dispone di un otturatore 1/4000, e di un nuovo sensore in grado di catturare ben 40 milioni di raggi di luce (i megapixel non sono noti) rispetto agli originali 11 milioni della prima fotocamera Lytro. Per l’occasione la compagnia ha sviluppato un software di elaborazione (Desktop) che, funzionando con prodotti molti noti quali ad esempio Adobe Photoshop e Lightroom, permette ai fotografi di rifocalizzare le fotografie dopo averle catturate, di generare immagini tridimensionali (3D), di regolare la profondità di campo e di creare cambiamenti di inclinazione. In seguito, i fotografi possono esportare le immagini in formati tradizionali, o grazie a WebGL, pubblicarle online e anche manipolarle in un secondo momento.

Vi sono anche numerosissime piccole funzioni su tale fotocamera: Illum è infatti capace ad esempio di catturare scatti in modalità macro, oltre che di rifocalizzare uno scatto in post-produzione. È molto pesante (circa un chilo e mezzo) perché dispone di molto vetro, che serve per capire ed eventualmente correggere la direzione dei raggi di luce catturati. Il corpo è unibody in magnesio mentre l’obiettivo è realizzato in alluminio anodizzato e il grip è avvolto in silicone, abbastanza elastico e comodo per le mani dell’utente. Vi sono diversi controlli fisici insieme a un grande pulsante di scatto e a un peculiare pulsante Lytro che offre una profondità visiva differente.

Dotata del supporto alla connettività Wi-Fi per la condivisione online delle immagini, Lytro Illum dispone di uno slot per schede SD, di una porta USB 3.0 ed è adattabile a qualsiasi flash standard. Ad alimentarla vi è uno dei più performanti chipset mobile sul mercato, il Qualcomm Snapdragon 800. Dedicata ai più creativi, Lytro Illum possiede dunque capacità uniche che potranno attirare soprattutto coloro i quali lavorano nel campo dell’imaging, ma anche ai dilettanti più curiosi.

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