Apple Watch Edition costerà più di 1.300 dollari

Il neonato Apple Watch Edition, ovvero la versione in oro 18 carati dello smartwatch, potrebbe assestarsi su una soglia di prezzo di 1300 dollari.
Il neonato Apple Watch Edition, ovvero la versione in oro 18 carati dello smartwatch, potrebbe assestarsi su una soglia di prezzo di 1300 dollari.

Apple Watch Edition, la versione in oro 18 carati dello smartwatch di Cupertino, potrebbe costare più di 1.300 dollari. È quanto rivelano alcune fonti alla testata TechCrunch, tra valutazioni degli esperti in metalli preziosi e informazioni trapelate dalla California. Stringere al polso uno smartwatch completamente dorato, perciò, non sarà impresa da tutti.

Il fatto che Apple volesse inserirsi nel settore alto spendente degli orologi è noto da prima del lancio. L’azienda, in aperta sfida con i mastri orologiai svizzeri, aveva infatti assunto alcune delle teste di serie del mercato, tra cui dei rappresentanti di Tag Heuer. Non stupisce, di conseguenza, come la versione high-end di Apple Watch possa raggiungere prezzi non propriamente indicati a tutte le tasche.

La Mela non ha ancora comunicato ufficialmente i listini del suo neonato smartwatch, se non il prezzo d’apertura di 349 dollari per il modello base. La versione in oro 18 carati, realizzata con uno speciale processo per rendere il metallo due volte più resistente rispetto ai normali esemplari, rischia però di raggiungere cifre record. Secondo l’esperto Chad Rickicki, infatti, solo la scocca del device potrebbe richiedere dai 600 ai 700 dollari per poter essere realizzata. A questo si devono poi aggiungere cinturini, rifiniture e hardware, quest’ultimo probabilmente identico fra le tre varianti fornite ai consumatori. L’esborso finale richiesto agli appassionati sarà di circa 1.300 sollari, cifra destinata addirittura a salire proprio perché – così come accennato più tardi – Apple non ha seguito procedimenti standard per il ricorso all’oro.

In realtà i social network, già vagamente delusi sul design di Apple Watch, giudicano l’esemplare d’oro fin troppo appariscente, perciò il meno papabile tra l’acciaio lucido e l’alluminio anodizzato. Il mercato di iPhone, tuttavia, già in passato non solo ha suggerito come i device dorati vadano per la maggiore, ma anche l’esistenza di un nugolo nutrito di facoltosi utenti che si rivolgono a mani esperte per modificare i loro melafonini. E così via libera a scocche luccicanti, superfici ricoperte di cristalli Swarovski e via dicendo. Non resta allora che attendere pazientemente i primi mesi del 2015, per scoprire se il costoso materiale possa incentivare o soffocare le vendite dei ben più classici alluminio e acciaio.

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