Tokyo 2020, medaglie con la spazzatura elettronica

Il governo giapponese e gli organizzatori di Tokyo 2020 utilizzeranno i dispositivi rotti e vecchi consegnati dai cittadini per realizzare 5.000 medaglie.
Il governo giapponese e gli organizzatori di Tokyo 2020 utilizzeranno i dispositivi rotti e vecchi consegnati dai cittadini per realizzare 5.000 medaglie.

Le prossime Olimpiadi estive avranno luogo a Tokyo dal 25 luglio al 9 agosto 2020. Il Giappone è considerato il regno dell’elettronica di consumo, quindi anche il paese con milioni di vecchi dispositivi abbandonati in qualche scatola polverosa. Il governo giapponese e gli organizzatori dei giochi hanno deciso di utilizzare il metallo degli smartphone e di altri gadget per realizzare le medaglie che verranno consegnate agli atleti durante le cerimonie di premiazione.

Le aziende che si occupano di riciclaggio e smaltimento dei rifiuti raccolgono tonnellate di e-waste per estrarre dai dispositivi elettronici vari metalli, principalmente oro, argento, platino, palladio, cobalto, litio e nickel. Uno degli obiettivi degli organizzatori di Tokyo 2020 è la sostenibilità e la riduzione dei costi, quindi i cittadini giapponesi potranno dare il loro contributo, consegnando device rotti e obsoleti presso i centri di raccolta che saranno dislocati in varie città del paese, diventando così parte integrante dello storico evento.

Durante le Olimpiadi e le Paralimpiadi verranno consegnate 5.000 medaglie, per le quali occorreranno circa due tonnellate di oro, argento e bronzo. Secondo i calcoli del comitato organizzatore dovranno essere raccolte circa 8 tonnellate di metallo, precisamente 40 Kg di oro, 4.920 Kg di argento e 2.944 Kg di bronzo. A partire dal mese di aprile, i cittadini giapponesi potranno portare i loro dispositivi presso gli oltre 2.400 punti vendita dell’operatore NTT DoCoMo e un numero imprecisato di uffici pubblici.

Ashton Eaton, due volte vincitore della medaglia d’oro e primatista mondiale del decathlon, ha apprezzato molto l’iniziativa del governo giapponese. Secondo l’atleta statunitense, i cittadini avranno l’opportunità di contribuire alla storia delle Olimpiadi e di aumentare la consapevolezza di un futuro sostenibile.

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