Sun: con Linux contro Microsoft

Sun ha annunciato di voler entrare con prepotenza nel mondo del software libero. Una propria distribuzione e un supporto alla comunità di sviluppatori open source. Tutto ciò contro Microsoft
Sun ha annunciato di voler entrare con prepotenza nel mondo del software libero. Una propria distribuzione e un supporto alla comunità di sviluppatori open source. Tutto ciò contro Microsoft

Tra Microsoft e il mondo open source la battaglia si sta facendo sempre più dura. Con un duro e secco comunicato stampa, Sun Microsystem, l’inventrice di Java, ha annunciato mercoledì scorso che lavorerà sempre più per diffondere il sistema operativo GNU/Linux attraverso i suoi sistemi hardware. Ma non solo.

Sun ha anche riferito di aver messo in cantiere la produzione di una propria piattaforma Linux, una distribuzione in grado di poter essere monata sui propri computer. Nello stesso comunicato stampa, Sun ha anche fatto sapere che parteciperà con aggressività (“aggressively”) allo sviluppo di sistemi open source. Il primo passo sarà il rilascio sotto licenza open source dello storico sistema operativo Solaris.

Dietro i movimenti della Sun si nasconde tuttavia uno scenario che va al di là di tattiche aziendali. Lo scenario che si è aperto durante lo scorso anno, quando Microsoft iniziò una campagna di delegittimazione del sistema operativo open source, considerato dai vertici di Redmond un «cancro», contrario all’«American Way», frutto di una logica perversamente immorale.

Ad oggi possiamo leggere quelle parole con minor stupore. Vivek Mehra, General Manager di Sun, ha dichiarato a LinuxDevices.com che questa «è una battaglia contro Microsoft – una battaglia tra sistemi aperti e sistemi chiusi». Uno scontro che contribuirà a tenere vivo ed acceso il dibattito in tutti i prossimi mesi.

Ma Sun è solamente una delle ultime arrivate nell’agone. Assieme ad essa, ci sono aziende del calibro di IBM e Hewlett-Packard che da tempo hanno deciso di utilizzare Linux come principale arma per combattere il monopolio di Microsoft. Ad esse vanno poi aggiunte aziende, come ad esempio AOL Time Warner con Mozilla, che da tempo appoggiano e finanziano progetti open source, sicure, probabilmente, che un giorno potranno avvalersene contro la società di Bill Gates.

Più che spinte “ideologiche” o fiducia nel modello di sviluppo open source, contano in questi casi tattiche del tutto private. Linux, ma soprattutto l’enorme comunità di sviluppatori e sostenitori che vi gira attorno, sono un boccone che fa gola a molti. Sono, in definitiva, la principale sponda per chi ha intenzione di minare alle basi il monopolio di Microsoft e i suoi tentacolari interessi.

Il principale banco di prova di queste schermaglie si avrà nei prossimi mesi, quando saranno definiti in modo più trasparente le modalità di diffusione delle principali infrastrutture per i servizi Web. Da un lato il monolite di Microsoft (.NET), dall’altro un gran numero di prodotti basati su sistemi aperti (open source), tra i quali appunto la Sun Open Net Environment (Sun ONE), il web service di Sun basato sui principali standard aperti disponibili. Tra questi, alla luce delle ultime rivelazioni, anche un sistema GNU/Linux

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