La convergenza annunciata

Il VoIP va verso l'instant messagging e l'IM va verso il VoIP: la storia è quella di un matrimonio annunciato che al momento vede gli eserciti avvicinarsi a suon di novità.
Il VoIP va verso l'instant messagging e l'IM va verso il VoIP: la storia è quella di un matrimonio annunciato che al momento vede gli eserciti avvicinarsi a suon di novità.

Convergere. Il termine indica il cammino di due entità verso una stessa meta, un incontro a metà strada. La conversione è l’emblema dell’innovazione tecnologica odierna e determina il proprio essere nel percorso obbligato che sta portando tutti i media su una piattaforma digitale. Se l’anno 2006 è da molti visto come l’anno in cui sarà il VoIP a coprire il ruolo da protagonista in questo teatrino rivoluzionario, il 2005 già sente le avvisaglie di questo grande fermento. Un aspetto peculiare è ricoperto dalle modalità con cui il percorso sta per essere compiuto: se ad un livello “macro” la rete fagociterà semplicemente la telefonia, a livello “micro” stiamo assistendo al reciproco avvicinamento tra due figure già di per sé ibride: il VoIP odierno, quello candidamente limitato al pc-to-pc ed in coraggiosa espansione verso l’esterno, ed il mondo degli Instant Messenger. A livello macro molte cose vengono date ormai per scontate: entro pochi anni si telefonerà tramite la rete web così come oggi lo si fa tramite rete fissa o mobile. Partendo dal “corporate” per finire al “consumer” la telefonia via Internet Protocol sostituirà in toto quella tradizionale e la rivoluzione coinvolgerà tanto l’offerta e le sue caratteristiche, quanto l’equilibrio tra le varie telecom di tutto il mondo. A livello micro è invece un esercizio quantomeno interessante osservare in modo distaccato come poco alla volta, passo a passo, i vari strumenti si avvicinino: ogni nuova versione di uno strumento annovera nuove caratteristiche e poco alla volta, i due spazi arriveranno a combaciare in uno solo, più ampio, onnicomprensivo.

Instant Messenger
Per avere una fotografia sufficientemente completa del mondo degli Instant Messenger è sufficiente analizzare i tre nomi che occupano la quasi totalità del mercato: MSN Messenger, ICQ e Yahoo! Messenger. A questi si può poi aggiungere il neonato Google Talk, per il quale ogni giudizio di merito è però rinviato. I tre strumenti sono tecnicamente pressoché allineati in quanto generati da interessi comuni da parte dei rispettivi organismi proprietari: Microsoft, America OnLine e Yahoo! (e Google). Per i tre IM è comune ad esempio una funzione di ricerca diretta tramite apposito form posizionato sull’interfaccia: ICQ cerca su Google, MSN cerca su MSN Search e Yahoo! Messenger su Yahoo!. Comune a tutti, inoltre, la visualizzazione del proprio status (occupato, libero, lontano dal pc), la possibilità di scambio e condivisione di file e l’uso delle emoticon. Tutti (tranne Google Talk, al momento), inoltre, generano profitti per i propri gruppi tramite la visualizzazione di immagini promozionali.

I sintomi della convergenza sulla comunicazione vocale sono poi clamorosamente simili e identificati da un pulsantino che avvia la chiamata pc-to-pc: basta avere un microfono, un impianto di ascolto ed una sufficiente ampiezza di banda e diviene possibile operare vere e proprie telefonate con i propri amici inseriti nella buddy list. E mentre si vocifera che Google voglia intraprendere avventure non meglio precisate come provider, Microsoft stringe la mano a Teleo e si assicura un ponte tra il proprio circuito VoIP e la telefonia classica.

Skype
Skype è l’attuale padrone assoluto del mercato del VoIP. Il software prodotto dagli stessi inventori del noto Kazaa è nel mirino di quanti vedono nel settore una grande promessa per il prossimo futuro: tra voci di cessione e nuove release, il prodotto si è comunque evoluto non solo migliorando progressivamente la qualità audio degli scambi vocali, ma annoverando anche caratteristiche tipiche degli IM quali ad esempio l’uso delle emoticon. Nell’ultima versione 1.4 beta tale aspetto è evidenziato con l’introduzione di ulteriori faccine il cui schema appare essere ormai quasi stereotipato e comune per molti strumenti IM (quasi fosse un linguaggio semi-codificato). Il ponte tra Skype e la telefonia tradizionale è inoltre in auge ormai da tempo e quindi il software rimane al momento in posizione vantaggiosa: difficile però prevedere le conseguenze di uno scontro con i pachidermici rivali di Microsoft e America OnLine nel momento in cui il posizionamento sul mercato dei vari prodotti sarà pressoché sintomatico di una sovrapposizione. Una nuova arma all’esercito Skype è arrivata nelle ultime ore: una joint venture con il portale Tom Online aprirà al servizio il fiorente mercato cinese. Niklas Zennstrom, cofondatore Skype, plaude l’iniziativa ed ora il gruppo avrà la possibilità di capitalizzare al meglio il vantaggio acquisito sulla concorrenza.

1+1=3
L’incontro/scontro tra Skype&C. ed ICQ&C. darà luogo ad un medium che permetterà, in una interfaccia sola, una incredibile gamma di opzioni per poter comunicare. Passando dal messaggio testuale alla chiamata vocale, il nuovo strumento ibrido consentirà di usare avatar ed emoticon così come aprirà alla possibilità di videochiamate, videoconferenze, scambi e streaming. Già oggi sia gli IM che Skype traggono inoltre vantaggio dalla vendita di suonerie, emoticon e gadget vari legati alla community ed all’uso personale dello strumento: anche il contorno sembra combaciare. Il nuovo strumento esiste già almeno a livello ideale, ma sono ancora molti i colli di bottiglia da eliminare prima che la tecnologia possa partorire il pargolo in grado di occupare il mercato in tutto e per tutto: la reciproca apertura tra i vari servizi IM è il primo dei passi da compiere, e la cosa sarà realtà nel momento in cui una logica volta al reciproco vantaggio oltrepasserà le necessità legate all’occupazione di un mercato in piena espansione (e probabilmente il momento della svolta colimerà con buona approssimazione con il punto di convergenza tra VoIP e IM). In questo cocktail si aggiungano wi-fi e banda larga, innovazione hw e innovazione sw, e il quadro degli ingredienti è completo.

Come la storia delle comunicazioni insegna, l’incontro tra due medium ha sempre generato un terzo medium avente caratteristiche tali da determinare un qualcosa in più della semplice somma degli addendi. Anche in questo caso il destino è segnato: la somma finale tra il VoIP e gli IM, insomma, sarà un qualcosa di molto di più di un semplice telefono in un computer.

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