Sunrise Period per i .eu e via libera ai .asia

Vancouver, vertice strategico dell'ICANN per il destino del mercato dei Tld: i .xxx sono stati rimossi dall'agenda delle discussioni; i .eu iniziano domani il Sunrise Period; i .asia vengono approvati, inizia la trafila tecnico-burocratica
Vancouver, vertice strategico dell'ICANN per il destino del mercato dei Tld: i .xxx sono stati rimossi dall'agenda delle discussioni; i .eu iniziano domani il Sunrise Period; i .asia vengono approvati, inizia la trafila tecnico-burocratica

Giorni caldi per il mondo dei Top Level Domain: ufficialmente rinviata ogni decisione sul .xxx, l’ICANN si trova ora ad assistere al lancio del .eu ed a promuovere l’introduzione al .asia. Nonostante qualche dubbio e qualche critica, l’ICANN porta dunque a compimento il percorso che ha intrapreso per estendere il mercato dei Tld pur dovendo perdere temporaneamente per strada qualche pezzo pregiato. Domani, intanto, il primo grande obiettivo va a segno: inizia ufficialmente il Sunrise Period con la relativa registrazione dei primissimi domini .eu.

Il .asia ed il .eu sono figli di un identico principio: l’identificazione geografica di un dominio. Così come il .eu si propone come dominio europeo un gradino al di sopra dei vari .it, .fr o .de, il .asia fa riferimento a tutto il continente asiatico pur non sostituendo i domini nazionali dei singoli stati orientali. L’assenso all’avvio del progetto da parte dell’Internet Corporation for Assigned Names and Numbers giunge da Vancouver dove gli stati generali dell’ente si sono riuniti per il convegno annuale.

Una importante appendice dell’approvazione del .asia consta nell’apertura dell’ICANN alla possibilità di registrare domini anche con caratteri cinesi, cirillici, arabi e comunque non esclusivamente appartenenti all’alfabeto anglosassone. Il progetto presenta sulla propria strada non poche difficoltà tecniche, ma una prima sperimentazione sarebbe già stata programmata.

L’agenda prevede ora la risoluzione dei problemi legali che vedono l’ICANN alle prese con il caso Verisign ed uno sblocco dell’imbarazzante questione legata ai domini .xxx. Passati il vertice di Tunisi e quello di Vancouver, ci sarà un attimo di tregua per risolvere anche queste problematiche più politiche che tecniche.

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