I motori crescono ma MSN perde il passo

Google è ancora la lepre, Yahoo è sulla media del settore mentre MSN Search cresce meno della concorrenza. Una indagine Nielsen//NetRatings fotografa lo stato di salute del settore mentre emerge un progetto Google per indicizzare documenti scritti a mano
Google è ancora la lepre, Yahoo è sulla media del settore mentre MSN Search cresce meno della concorrenza. Una indagine Nielsen//NetRatings fotografa lo stato di salute del settore mentre emerge un progetto Google per indicizzare documenti scritti a mano

Le ricerche effettuate online sono in costante aumento. Gli ultimi dati fotografano una crescita anno-su-anno del 55% passando dalle 3.279.770 unità del Dicembre 2004 alle 5.069.377 unità registrate 12 mesi più tardi. I numeri emergono da una ricerca Nielsen//NetRatings avente l’obiettivo di monitorare circa 60 diversi motori di ricerca (formato PDF, 102 Kb).

Ancora una volta il dato è roseo per Google in quanto l’utenza sembra non smettere di preferire il motore di Mountain View abbandonando la concorrenza e concentrando quasi la metà di tutte le ricerche sull’algoritmo di Page e Brin. La crescita di Google avviene quasi completamente alle spese si Yahoo (il secondo motore più usato) ed MSN Search (il terzo): Google è cresciuto infatti del 5.7% (dal 43.1% delle ricerche al 48.8%) mentre Yahoo ha ceduto lo 0.3% (21.7% nel 2004, 21.4% nel 2005) ed MSN è sceso del 3.1% (dal 14% al 10.9%).

E’ evidente come la sommatoria di tali cifre spieghi come oltre l’80% del mercato sia suddiviso tra soli 3 gruppi. Singolarmente i tre motori sono cresciuti rispettivamente del 75%, del 53% e del 20%: solo MSN Search, dunque, perde il passo rispetto a quella che appare essere la crescita media del settore.

The Register segnala nel contempo il fatto che Google stia collaborando con l’Università di Dublino per mettere a punto un sistema di digitalizzazione in grado di aggiungere nell’indice del motore di ricerca anche documenti scritti a mano. La tecnologia utilizzata sarebbe quella ideata per Google Video, in grado di riconoscere le figure, con una adeguata conversione verso il riconoscimento della scrittura “amanuense”.

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