Amazon tradisce Google per Microsoft

Tradimento o divorzio consensuale: Amazon attende la scadenza del contratto con Google per abbandonare l'algoritmo del motore per passare a quello di MSN Search Live. A9 cambia dunque il proprio archivio e Microsoft incassa una importante vittoria
Tradimento o divorzio consensuale: Amazon attende la scadenza del contratto con Google per abbandonare l'algoritmo del motore per passare a quello di MSN Search Live. A9 cambia dunque il proprio archivio e Microsoft incassa una importante vittoria

A9, il motore di ricerca messo a punto da Amazon ed integrato con il sito Amazon principale, ha da poche ore cambiato il proprio cuore: da Google si passa ad MSN Search Live. Il cambiamento è di quelli che contano e la cosa inciderà in futuro tanto sul motore stesso quanto sullo spostamento degli equilibri tra Google e Microsoft. Il contratto era scaduto negli ultimi giorni ed il rinnovo non è evidentemente stato concordato.

Tra questi ultimi due gruppi è da tempo guerra aperta. Solo nelle ultime ore i riferimenti reciproci sono stati numerosi, con Bill Gates che ha ammesso la forza competitiva del motore di Mountain View e Google che ha criticato le pratiche ostruzionistiche messe a punto dal gruppo di Redmond con il nuovo Internet Explorer 7. Microsoft esce da alcuni giorni di borsa particolarmente negativi e Google non se l’è passata meglio tornando sotto i 400 dollari dopo un picco a 420.

Non sono al momento noti i dettagli dell’accordo tra Microsoft ed Amazon. Le uniche certezze sono la rimozione del «Powered by Google» dalla pagina web di A9 e lo spostamento all’algoritmo di Windows Live Search. Microsoft ed Amazon confermano semplicemente la stretta di mano, Google nicchia e tutto contraddistingue un importante riconoscimento verso gli investimenti compiuti dal gruppo di Bill Gates per osteggiare il motore di ricerca rivale e cercare profitto dal fiorente mercato dei servizi sul world wide web.

Secondo David Tennenhouse, CEO Amazon, la scelta di passare ad MSN è dettata dalle grandi potenzialità dello strumento, il che lascia intendere possibili sviluppi ulteriori della collaborazione verso la nascita di nuovi servizi all’utenza. Tutto va visto nell’ottica della concorrenza tra Google e Microsoft: secondo il New York Times Microsoft non deve debellare un nemico ma semplicemente colmare un gap esistente, e nel contempo Google deve saper mantenere la propria posizione non perdendo il ritmo di innovatività raggiunto nel tempo. Da segnalare come anche eBay stia probabilmente meditando una manovra simile, il che complicherebbe non poco i piani per Google.

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