Windows Vista, le tensioni del countdown

Windows Vista entra nel conto alla rovescia finale con una serie di tensioni che nascondono l'importanza della scommessa in palio. Microsoft si dice ottimista sul mercato business, gli analisti prevedono però ancora ritardi per l'utenza costumer.
Windows Vista entra nel conto alla rovescia finale con una serie di tensioni che nascondono l'importanza della scommessa in palio. Microsoft si dice ottimista sul mercato business, gli analisti prevedono però ancora ritardi per l'utenza costumer.

Windows Vista è in vista della volata finale. A countdown lanciato si moltiplicano previsioni ed annunci, l’attesa si fa fervente e traspare tutta la tensione accumulatasi dietro un nome che rappresenta la più grande delle scommesse Microsoft. A livello pratico la sensazione è che prima del lancio “customer” occorra solo più una built, dopodichè i box dovrebbero temporaneamente chiudersi per dare avvio alla fase di distribuzione. Pulsioni opposte, però, animano le ultime settimane prima del lancio “business” del sistema operativo.

L’anima ottimista del dibattito è ovviamente Microsoft. Da Redmond vengono infatti delinati contorni quantomeno rosei per il prodotto, vedendo nella nuova produzione un qualcosa di sicuro ed immediato successo. In particolare è proprio il breve termine che Microsoft guarda con particolare favore: secondo le previsioni della vigilia, infatti, Windows Vista sarà adottato molto velocemente dalle aziende, tanto velocemente da doppiare la velocità di distribuzione registrata dal precedente Windows XP durante i primi mesi. Dati alla mano, insomma, entro un anno il 20% dell’intera utenza business internazionale dovrebbe già essere su Windows Vista.

Le motivazioni starebbero in tutta una serie di correttivi che Microsoft ha apportato alla propria politica di distribuzione del prodotto facendo tesoro degli errori precedenti. Gran parte degli analisti, però, non è concorde. Secondo questa linea di pensiero, infatti, Windows Vista sarà adottato dall’utenza business con vari mesi di ritardo rispetto alle alternative ed il motivo starebbe tutto nell’attesa di una prova sul campo del sistema operativo prima dell’abbandono della vecchia piattaforma. Gran parte del futuro dello stock azionario del gruppo dipenderà dal modo in cui la curva di crescita della distribuzione reale corrisponderà con quella palesata da Microsoft. In tal senso le parole provenienti da Redmond assumono contorni perlopiù promozionali: le previsioni finanziarie sarebbero infatti meno ottimistiche di quelle, pressochè irreali, dipinte dalle previsioni di distribuzione. È più facile teorizzare una veloce (ma non miracolosa) diffusione di Vista con risultati fiscali migliori di quelli (conservativi) fatti passare in ambito finanziario.

Non si sopisce, nel contempo, l’ipotesi di un nuovo ritardo nella distribuzione della versione “customer” di Vista. Secondo fonti quali Ovum il feedback dell’ultima beta avrebbe lasciato emergere tutta una serie di problemi necessitanti di una risoluzione preventiva ed il rilascio del prodotto sarebbe dunque ancora in bilico. L’ipotesi è mai stata definitivamente debellata e le parole possibiliste di Bill Gates hanno contribuito a tenere viva l’ipotesi.

Entro la fine della settimana, nel contempo, Microsoft renderà pubblici i dati relativi alla nuova trimestrale: il dato è particolarmente importante soprattutto alla luce della crescita dello stock negli ultimi mesi e per valutare la reazione degli analisti in un momento di crescente stress per il pacchetto MSFT.

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