AskCity, anche Ask.com cerca nel locale

AskCity è il nome con cui Ask.com è pronto a dar battesimo al proprio servizio per la ricerca locale. Ask.com sfrutterà nell'occasione altri servizi dell'universo AIC (InterActiveCorp) nel tentativo di configurare una alternativa ai big Google, Yahoo, MSN
AskCity è il nome con cui Ask.com è pronto a dar battesimo al proprio servizio per la ricerca locale. Ask.com sfrutterà nell'occasione altri servizi dell'universo AIC (InterActiveCorp) nel tentativo di configurare una alternativa ai big Google, Yahoo, MSN

Dopo aver licenziato il maggiordomo Jeeves ed abbandonato così anche simbolicamente il passato, Ask.com ha dimostrato di aver trovato il modo giusto per non rimanere schiacciato dai colossi della ricerca rappresentando, anzi, un qualcosa che tutto il settore guarda con sommo interesse. Ask.com, motore di ricerca di proprietà InterActiveCorp, annuncia ora il proprio approdo alla ricerca locale con un approccio che con tutta probabilità riuscirà, al pari del resto dell’offerta Ask, a distinguersi rispetto alla concorrenza.

AskCity è il nome sotto cui si presenterà il nuovo tipo di ricerca offerto. Al momento il sottodominio è ancora irraggiungibile, ma tramite Reuters e New York Times l’annuncio è già stato formalizzato da Barry Diller, CEO del gruppo IAC. Il nuovo prodotto convoglierà in un solo riferimento i dati raccolti negli anni da servizi quali CitySearch, Evite, RealEstate, Match e TicketMaster, tutti asset dell’universo IAC (per la prima volta uniti in Ask.com alla ricerca di utili sinergie). Non si tratta di competizione interna, dunque, ma di un modo per fecondare vicendevolmente le opportunità di ricerca tra i diversi servizi in capo allo stesso gruppo: parola di Jim Lanzone, CEO Ask.com.

Il servizio dovrebbe vedere la luce ufficialmente nelle prossime ore e nel 2007 dovrebbe prendere piede partendo da 50 diverse città statunitensi. L’obiettivo è comunque quello di rendere internazionale il tutto quanto prima. Ad oggi la ricerca locale è per gran parte nelle mani di Google sulla scia del ruolo che il motore di Mountain View rappresenta nell’attività web dell’utenza. Tale leadership eclissa in qualche modo il completo servizio offerto da Yahoo nell’ambito ed Ask.com ci prova ora per aprire una breccia in un mercato comunque ancora immaturo: il local search è la gallina dalle uova d’oro del domani, ma per approfittarne al momento giusto occorre prendere posizione fin da ora.

Ryan Massie, «director of product management» per Ask, spiega a Forbes che con AskCity il suo motore non intende semplicemente inseguire la concorrenza nei passi che già sta compiendo: «abbiamo costruito AskCity perchè è il tipo di soluzione che la gente sta cercando». Ask.com è oggi il quarto motore di ricerca al mondo. Da più parti il grande vantaggio di Ask è individuato nella sua possibilità di lavorare liberamente allo sviluppo di soluzioni originali di accosto alla ricerca, senza dover fare il quotidiano computo di entrate ed uscite, convogliando tutto in R&D ed ottenendo dunque risultati crescenti ed un’avanzata a testa alta premiata dalle scelte dell’utenza. Nonostante tutto, nonostante Google.

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