Apple semina diffide contro i blogger?

Nuovi problemi attorniano l'iPhone. Apple avrebbe deciso di usare una linea particolarmente rigida nei confronti di un tool che rende l'interfaccia Windows Mobile simile a quella usata per il telefono con la mela: diffide starebbero arrivando a vari blog
Nuovi problemi attorniano l'iPhone. Apple avrebbe deciso di usare una linea particolarmente rigida nei confronti di un tool che rende l'interfaccia Windows Mobile simile a quella usata per il telefono con la mela: diffide starebbero arrivando a vari blog

Nel weekend è emerso un nuovo possibile risvolto legale contestuale all’uscita del telefono iPhone. Apple, infatti, sembra aver intrapreso una strategia particolarmente rigida nei confronti di tutta una serie di blogger i quali hanno semplicemente segnalato e linkato la presenza di un tool con il quale trasformare l’interfaccia di un dispositivo Windows Mobile per renderla simile all’interfaccia dell’iPhone.

Vari post su più blog segnalano l’accaduto: una lettera proveniente dallo studio legale O’Melveny & Myers LLP è giunta ai blogger sotto accusa adducendo alla necessità di rimuovere immediatamente il materiale pubblicato. La colpa è quella di «disseminazione di materiale sotto copyright Apple Computer» (ancora il vecchio nome, dunque). Il caso si estende peraltro a Palm, con uno specifico post a riportare lo screenshot dell’interfaccia simulata.

Interfaccia iPhone e relativa simulazione

Interfaccia iPhone e relativa simulazione

Impossibile al momento trovare conferme ufficiali sull’accaduto ed il tutto emerge esclusivamente da blog e forum su cui le mail provenienti da Cupertino sono state rese di pubblico dominio. Il tool poco gradito ad Apple permetterebbe di portare sui dispositivi Windows Mobile un’interfaccia del tutto simile a quella dell’iPhone, con tanto di icone e combinazioni grafiche, ma con il tradizionale simbolo Microsoft in cima alla pagina. Le osservazioni che accompagnano i post originali sono tutte di sdegno, da una parte per il fatto che a finire sotto accusa sia chi riporta una segnalazione e non invece direttamente chi ha prodotto il tool indesiderato; inoltre v’è il ritorno di vecchi fantasmi, di quando Apple intraprese una prima battaglia contro alcuni blogger per costringerli a rivelare la fonte delle loro notizie interne a Cupertino.

Continuano nel contempo le interpretazioni relative al caso Cisco: nuove analisi indicano la possibilità che i diritti di Cisco possano essere venuti meno nel tempo ed ora la disputa con Apple potrebbe avere sviluppi inattesi. Nessun passo ufficiale ha comunque al momento fatto seguito alla denuncia iniziale.

Contestualmente sarebbero iniziate le prelazioni per gli iPhone in Europa: Amazon si è dotata di un apposito modulo di prenotazione sul sito tedesco del negozio online e la prima “sorpresa” è relativa al prezzo: 899 euro la cifra indicata per la versione del telefono con 4Gb di memoria, 999 euro per la versione da 8Gb.

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