Jobs e i DRM un mese dopo

Recentemente ho parlato della lettera aperta di Jobs sui DRM. A distanza di un mese, in rete, si parla ancora di DRM e della loro abolizione.

Dopo la lettera aperta di Jobs, il dibattito sui DRM è divenuto molto acceso. Anche Dvd John si è espresso in merito.

Con una famosa frase si può affermare che si è detto “di tutto e di più”. La questione risiede sul passare dalle parole ai fatti.

La EMI, da recenti indiscrezioni, aveva affermato di voler togliere i DRM. Evento lodevole che avrebbe potuto “costringere” le altre Major a cambiare idea sul tema. Purtroppo la possibile fusione con Warner, favorevoleai DRM, sembra aver cambiato la posizione di EMI. La situazione non è cambiata, nonostante la fusione sembra non avvenire più.

Altre voci si sono unite alla discussione. Sicuramente meritano di essere citate due realtà come Red Ronnie e Yahoo.

Il primo è uno dei maggiori esperti (oltre che talente scout) di musica italiana, oltre che famosissimo utente Apple. La seconda invece è una grande realtà di internet, presente anche con un suo negozio di musica online.

Red Ronnie, nella sua analisi, oltre ad apprezzare le parole di Jobs solleva alcune critiche. Tra cui quella inerente i nuovi artisti. Da quanto si apprende iTunes tratta solo con etichette, di conseguenza Red Ronnie per aiutare gli emergenti dovrebbe essere un’etichetta.

Yahoo, oltre ad apprezzare le parole di Jobs, lancia una “frecciatina” a Microsoft. Afferma che PlayForSure (il DRM Microsoft) nella metà dei casi non funziona.

Sempre a proposito delle etichette indipendenti e i giovani emergenti vi è un’interessante analisi della Free Software Foundation. La FSF chiede che vengano eliminati i DRM dalla musica indipendente. Così gli utenti troverebbero sia canzoni con DRM sia canzoni senza DRM.

La discussione rimane molto accesa. Bisogna aspettare e osservare. Sperare che Jobs inizi la rivoluzione e spinga/costringa gli altri a cambiare idea. La sfida è interessante e non facile. La FSF si chiede perché Jobs non abbia citato i DRM sui video. Secondo loro la causa è la posizione di Jobs in Disney.

Altre realtà, come Macrovision si sono espressi sui DRM, la società afferma che essi sono necessari ma devono essere interoperabili fra le varie piattaforme. La stessa si propone di acquisire Fairplay (il DRM Apple) e di renderlo compatibile a tutti. Macrovision è la società che produce il più famoso DRM sui Dvd. Anche SanDisk critica Jobs e si pone a favore dei DRM.

Si può essere favorevoli a DRM interoperabile fra le varie piattaforme, ma è anche vero che i DRM attuali limitano molto la libertà di noi utenti.

La pirateria musicale non si riuscirà a fermare finché vi saranno CD musicali costosi e canzoni digitali con DRM molto limitativi.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti