Poste.it (e siti clone) rinnovano la grafica

Poste Italiane rinnova l'aspetto grafico del suo portale e nel giro di breve i siti clone utilizzati dai phisher si adeguano per trarre più facilmente in inganno le loro vittime. Nel giro di 24 ore gli artigiani del malware hanno rinnovato le pagine
Poste Italiane rinnova l'aspetto grafico del suo portale e nel giro di breve i siti clone utilizzati dai phisher si adeguano per trarre più facilmente in inganno le loro vittime. Nel giro di 24 ore gli artigiani del malware hanno rinnovato le pagine

Poste Italiane ha recentemente aggiornato l’immagine aziendale su internet con un rinnovamento della veste grafica e dei contenuti del proprio sito web. Se da un lato il cambiamento ha sicuramente facilitato l’utilizzo del portale da parte degli utenti (disponibile peraltro anche una mini-guida contenente tutte le novità del progetto), dall’altro ha creato altresì una frattura con l’aspetto grafico dei numerosi siti clone utilizzati dai phisher per sottrarre informazioni ai malcapitati utenti caduti nel loro raggiro.

La nuova grafica di Poste.it

La nuova grafica di Poste.it

A 24 ore dalla pubblicazione ufficiale del nuovo sito web Poste.it, però, ecco apparire in Francia un nuovo sito clone in grado di ricreare il look del nuovo portale delle Poste. La trasformazione è stata però solamente parziale: alcuni elementi grafici utilizzati appartenevano ancora al vecchio sito, mettendo così in guardia anche le persone meno attente che si erano viste recapitare una inaspettata e-mail da parte del gruppo postale (una forte massa di spam è in circolazione in questi giorni per promuovere i vari siti truffaldini creati). Sono bastate altre 24 ore per correggere il problema e a tutt’oggi il sito “maligno” di Poste Italiane appare perfettamente identico all’originale.

Il fenomeno del phishing sta assumendo una rilevanza sempre maggiore in Italia e nel mondo. Uno studio condotto dal portale Anti-Phishing Italia ha mostrato come nel corso del primo trimestre 2007 i tentativi di phishing siano aumentati del 1175%. La tecnica più utilizzata per ospitare i siti clonati risulta essere proprio l’hosting abusivo, ossia il posizionamento del sito falso in spazi web altrui. Il portale contro le truffe online ha registrato oltre 300 attacchi negli ultimi quattro mesi ai soli danni del gruppo Poste Italiane.

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