Leopard: la fine dell'interfaccia come la conosciamo?

Il 14 Maggio, su Yahoo Finance, Carl Howe ha pubblicato l’articolo Apple’s Leopard: End of the Desktop as We Know It? che ho appena finito di leggere e che definirei “suggestivo”.

L’autore inizia ricordando che Leopard è stato rimandato a Ottobre e che la ragione ufficiale sarebbe lo spostamento di ingegneri verso il progetto iPhone.

Apple ha reso disponibile una serie di video per gli sviluppatori in modo che essi siano completamente preparati tra un mese al WWDC. Ma anche allora mancheranno ancora ben 3 mesi al rilascio di Leopard. Perché così tanta fretta?

Il posticipo di Leopard potrebbe sembrare una decisione saggia, anche se per assurdo fosse già pronto. Infatti Giugno sarà il mese del lancio dell’iPhone, perché Apple avrebbe dovuto lanciarlo in contemporanea con Leopard e rischiare che i due prodotti si contendessero l’attenzione dei media?

Se Leopard fosse stato posticipato per lasciar spazio all’iPhone allora perché metter fretta agli sviluppatori? Al contrario questi ultimi avrebbero 3 mesi di tempo in più prima dell’avvento di Leopard quindi potrebbero addirittura rallentare gli sviluppi.

E se ci fosse un altro motivo per il posticipo di Leopard? Se la verità fosse che sviluppare applicazione per Leopard sarà qualcosa di completamente differente (ma veramente differente) dallo sviluppare per Tiger?

L’autore dell’articolo ricorda che non è un segreto che Leopard introdurrà una serie di nuove API che andranno a rimpiazzare quelle di Tiger e che ottimizzeranno le prestazioni, la flessibilità e semplificheranno il lavoro dello sviluppatore.

Howe scrive anche che alcune API avranno un fortissimo impatto sullo sviluppo delle applicazioni. Per esempio Core Animation non è un semplice insieme di API per rendere le applicazioni più accattivanti, si tratta di una serie di strumenti che rivoluzioneranno completamente il modo cui un’applicazione funzione ed esiste.

Tutti abbiamo visto Time Machine all’opera, dimentichiamoci per un momento del suo scopo e concentriamoci sull’interfaccia. Avete mai visto qualcosa del genere prima? Forse abbiamo di fronte un sistema operativo che romperà il paradigma delle finestre e rivoluzionerà l’interfaccia utente?

Howe riflette sul fatto che negli ultimi anni in Tiger ci sono sempre meno applicazioni composte di finestre in sovrapposizione e sempre più che utilizzano un unico frame. Garageband usa un unico frame, iTunes fa eccezione solo per i video. Final Cut, Motion e Aperture usano pannelli ma non finestre sovrapposte.

L’iPod, l’iPhone e Apple TV non usano alcuna finestra ma solo pulsanti e un’interfaccia semplificata.

Se veramente Leopard dovesse introdurre un’interfaccia non basata sulle finestre allora si avrebbe un duplice smacco per Microsoft:

  1. perché potrebbe rendere obsoleto il sistema a finestra e di conseguenza farebbe apparire Windows (e il nome stesso) qualcosa di antico (come oggi è il DOS);
  2. perché Microsoft impiegherebbe anni per guadagnare il terreno perduto.

Howe conclude l’articolo ricordando che invece le cose potrebbero stare esattamente come sembrano e che il ritardo di Leopard potrebbe dipendere proprio dallo spostamento di risorse verso l’iPhone.

Voi cosa ne pensate?

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