Microsoft non eliminò Go Computer

Respinta la richiesta di appello mossa da Go Computer contro Microsoft, accusata di avere infranto le leggi antitrust per eliminare la piccola computer company con un progetto rivale e con pressioni ostruzionistiche nei confronti di Intel e sviluppatori
Respinta la richiesta di appello mossa da Go Computer contro Microsoft, accusata di avere infranto le leggi antitrust per eliminare la piccola computer company con un progetto rivale e con pressioni ostruzionistiche nei confronti di Intel e sviluppatori

È stata respinta da una Corte d’Appello federale degli Stati Uniti la richiesta avanzata da Go Computer per una azione legale contro Microsoft, accusata di aver determinato il fallimento della piccola azienda una decina di anni fa. Secondo i legali di Go Computer, Microsoft avrebbe adottato una politica aggressiva e scorretta per rendere inoffensiva l’azienda e i suoi pionieristici piani per sostituire le tastiere dei PC con una semplice penna.

Per eliminare dal mercato il pericoloso concorrente, Redmond avrebbe esercitato pesanti pressioni su Intel affinché non intraprendesse accordi commerciali con Go Computer. Sempre secondo i legali, Microsoft avrebbe poi obbligato numerosi sviluppatori ad astenersi dallo scrivere programmi informatici per l’innovativa penna creata da Go Computer, dirottando le loro risorse su un progetto simile chiamato “PenWindows”. Nel 1994, Jerry Kaplan, il fondatore di Go Computer fu costretto a dichiarare fallimento, ripromettendosi di raccogliere sufficienti informazioni per citare in giudizio Microsoft. L’occasione giunse alcuni anni dopo, quando si concluse il processo a carico di Redmond per violazione delle leggi antitrust. Kaplan raccolse il materiale e citò in giudizio Microsoft nel luglio del 2005.

Le prove fornite dal fondatore di Go Computer si rivelarono però insufficienti, consentendo a Microsft di vincere senza eccessivi problemi o danni di immagine la causa legale. Go Computer decise allora di richiedere un processo di appello sollevando obiezioni sulla sentenza della Corte in merito ad alcuni passaggi formali del processo. Dopo aver riesaminato il caso, la 4th Circuit Court of Appeals ha definitivamente respinto i rilievi sollevati da Go Computer. La causa intentata dall’ormai defunta Go Computer si inserisce nel filone di azioni legali private intentate contro Microsoft nel corso degli ultimi venti anni e quasi sempre risolte privatamente con accordi e patteggiamenti.

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