Microsoft gioca la carta AdCenter

Microsoft usa il Demo Fest per mostrare al mondo i prodotti dei propri centri di ricerca: speech recognition ed altre tecnologie permetteranno di ottimizzare le pubblicità contestuali oleando i meccanismi del proprio sistema prima dell'eventualità Yahoo
Microsoft usa il Demo Fest per mostrare al mondo i prodotti dei propri centri di ricerca: speech recognition ed altre tecnologie permetteranno di ottimizzare le pubblicità contestuali oleando i meccanismi del proprio sistema prima dell'eventualità Yahoo

«Noi crediamo che le innovazioni tecniche che stiamo creando con adCenter Labs possano cambiare i giochi nell’online advertising»: parole forti, espressione di un credo che in Microsoft viene portato avanti come mission da perseguire nell’ottica di un annullamento del gap da Google. A Redmond si punta tutto su un ulteriore spostamento dell’orizzonte dell’advertising, con cui Microsoft potrebbe ottimizzare ulteriormente la resa degli investimenti pubblicitari. Il tutto, ovviamente, in attesa di poter far leva su Yahoo per moltiplicare la redditività dei nuovi strumenti sui milioni di utenti acquistati con l’OPA annunciata.

Microsoft, probabilmente con scelta di tempi non casuale, sfoggia ora le sue carte migliori per far capire quanto l’acquisizione di Yahoo possa dare al gruppo in comunione con uno strumento pubblicitario ottimale in ogni situazione. Sette le demo portate avanti, ma sono molte di più le opzioni disponibili sotto l’ombrello AdCenter e disponibili sul sito ufficiale del servizio. La presentazione è avvenuta in occasione del Demo Fest, occasione utile a gettare una prima luce esplorativa sulle novità provenienti dai centri di ricerca Microsoft nel settore.

Air Wave, Contextual Ads for Video, Visual Product Browsing, Content Analysis Engine, Content Detection in Sub-documents, Ad Research Dashboard: sono queste le demo scelte per la presentazione di quest’anno, già brevemente riassunte nell’apposito comunicato rilasciato. Particolarmente interessante, quantomeno per la complessità dell’opera posta in essere, l’idea della pubblicità contestuale nei video: attraverso tecnologie di speech recognition il contenuto viene identificato ed interconnesso ad un annuncio correlato (massimizzando la rendita degli spazi offerti ed il vantaggio relativo tanto per l’inserzionista quanto per Microsoft).

Le novità del Demo Fest non sono ovviamente ancora sul mercato e nemmeno è sicuro il fatto che vi arriveranno. Il tutto rappresenta però una vetrina importante tanto per chiarire quale sia l’impegno del gruppo nel settore, quanto per offrire una vetrina interessante ad AdCenter ed alle proprie prospettive di sviluppo.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti