Colloquio: cosa non fare

Colloquio, parola che indica l’anticamera verso l’ingresso nel mondo del lavoro. Infiniti sono i siti web che danno consigli su come comportarsi, come vestirsi, come rispondere.

Alla fin fine, i consigli sono talmente tanti (e a volte anche l’uno l’inverso dell’altro) che, partiti con l’intenzione di acquisire qualche nozione su come “muoversi”, si esce più confusi ed intimoriti di prima. Proviamo allora, dopo aver analizzato le varie dritte presenti sul web, a fare un riassunto delle mosse da non eseguire in sede di colloquio.

Punto comune è l’orario; assolutamente vietato presentarsi in ritardo al colloquio di lavoro perché quei dieci minuti, a parere del vostro interlocutore, potrebbero apparire come mancanza sia di rispetto che di puntualità in un futuro lavorativo.

Inoltre, fate attenzione al momento delle presentazioni, memorizzando al volo il nome di chi sta parlando con voi. Non è concesso che durante il discorso vi fermiate a domandare “scusi, potrebbe ripetermi il suo nome?” ad una persona che è li per farvi domande.

Un altro consiglio, abbastanza frequente, è quello di non presentarsi masticando gomme; dovete apparire come un candidato serio, non come un ruminante.

Ok, il colloquio è iniziato. Siete seduti dinanzi al vostro esaminatore che, da questo momento in poi, inizierà a farvi diverse domande. I suoi quesiti potranno essere molti, ma voi non mostratevi impazienti e attenti all’orario, in modo da apparire disponibili e seriamente interessati.

È ammesso essere leggermente (ho detto leggermente) agitati ma cercate di fare attenzione, oltre che alle vostre parole, anche al linguaggio del corpo, il quale sfugge al nostro controllo ma difficilmente passa inosservato. Giocare insistentemente con una penna, agitarvi sulla sedia, mangiarvi le unghie: questi comportamenti testimonierebbero nient’altro che il vostro eccessivo nervosismo e quest’ultimo non sarebbe gradito.

In ogni caso, non ostentate mai troppa sicurezza; non pronunciate mai frasi del tipo “io sono il migliore” o cose del genere perchè non sta a voi esprimere giudizi su voi stessi.

Inoltre cercate di non monopolizzare il discorso, gesticolando ininterrottamente. Rispondete alle domande che vi vengono poste con coerenza e tranquillità, senza mai portare il discorso su questioni di tipo personale.

Capitolo a se è costituito dalla questione “lavoro precedente”. Magari voi siete andati via dalla vecchia azienda per problemi relazionali con clienti o capi. Non parlatene mai male, ma dichiarate che sentivate il bisogno di una nuova esperienza lavorativa, dopo che, quella precedente, vi aveva comunque arricchito molto.

Il colloquio è concluso, salutate con una stretta di mano ferma e decisa e non vi resta che attendere la telefonata risolutiva. Se andrà male, non disperate. Ricordate che il web è sempre prodigo di tattiche e consigli. Sta a voi seguirli o meno.

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