Intel e le nuove CPU multicore

Intel è al lavoro per lanciare nella seconda metà del 2008 un nuovo processore a 6 core dal nome in codice Dunnington e una CPU con 8 core chiamata Nehalem. Nel contempo spinge assieme a Microsoft la ricerca sulla programmazione dei processori multicore
Intel è al lavoro per lanciare nella seconda metà del 2008 un nuovo processore a 6 core dal nome in codice Dunnington e una CPU con 8 core chiamata Nehalem. Nel contempo spinge assieme a Microsoft la ricerca sulla programmazione dei processori multicore

Intel continua lo sviluppo della tecnologia multicore, soluzione oramai assodata per assicurare un veloce incremento delle capacità computative dei moderni computer, e annuncia la disponibilità di due nuove CPU per la seconda metà del 2008. Si tratta di un processore composto da sei core e dal nome in codice Dunnington e di Nehalem, una CPU composta da ben otto unità operative. Parallelamente, il colosso dei microprocessori ha deciso di finanziare assieme a Microsoft la ricerca universitaria affinché vengano sviluppate soluzioni in grado di sfruttare sempre meglio tutti i core che i moderni processori mettono a disposizione.

Il futuro Dunnington, realizzato con la attuale tecnologia produttiva a 45 nanometri, sarà costituito da 1,9 miliardi di transistor e coadiuvato da 16MB di cache L3. «L’ampia cache e i sei core offriranno ai clienti un buon aumento nelle performance», ha dichiarato Pat Gelsinger, senior vice president e general manager del gruppo Digital Enterprise di Intel. «Siamo alquanto emozionati al riguardo». La nuova CPU sarà presentata all’imminente Developer’s Forum di Intel. Entro il 2010 Intel ritiene possibile la creazione di chip con tecnologia produttiva a 32 nm; i processori di nuova generazione hanno per il momento il nome in codice Westmere e Sandy Bridge.

Intel e Microsoft hanno svelato l’intenzione di sostenere la ricerca presso la University of California a Berkeley al fine di sviluppare soluzioni sempre più efficaci per programmare i processori di nuova generazione, composti da un numero sempre maggiore di unità operative. Senza una programmazione ottimizzata, le nuove CPU non sono infatti in grado di sfruttare al meglio la loro potenza e con uno scenario futuro composto da processori dotati di un numero sempre maggiore di core, tale esigenza diviene sempre più sentita. La ricerca universitaria si focalizza nella creazione di framework in grado di rendere più semplice la programmazione di unità multicore. Obiettivo finale, la definizione di una modalità di programmazione attraverso un set di moduli standard ove le istruzioni vengano elaborate in parallelo dai diversi core.

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