iTunes non può dare musica gratis

Il modello ventilato da Apple per il quale a fronte di un pagamento fisso si potrebbe scaricare tutta la musica che si vuole da iTunes scatena la reazione della concorrenza che invoca l'antitrust e accusa Cupertino di abuso di posizione dominante
Il modello ventilato da Apple per il quale a fronte di un pagamento fisso si potrebbe scaricare tutta la musica che si vuole da iTunes scatena la reazione della concorrenza che invoca l'antitrust e accusa Cupertino di abuso di posizione dominante

La recente notizia uscita sul Financial Times secondo cui Apple sarebbe sul punto di annunciare un nuovo modello per il suo business musicale basato su un versamento iniziale alle major e poi la possibilità di scaricare gratis tutta la musica che si vuole sta generando reazioni di protesta.

È per primo David Pakman, CEO di eMusic, music store online dedicato alla musica indipendente e detentore del 15% del mercato del download musicale legale, ad affermare che una simile decisione presa da un player che ha in mano il 70% del mercato dei negozi e una quota simile in quello degli hardware (cioè i lettori mp3) genera decisamente un abuso di posizione dominante. Secondo Pakman in sostanza il modello ventilato da Apple potrebbe non dare speranze di concorrenza a nessuno, chiudendo il mercato in una situazione di monopolio su un formato che, tra le altre cose, non è nemmeno libero.

«Da quello che ho letto il piano non è molto diverso da ciò che ha fatto Microsoft con Internet Explorer. E a Redmond ancora ne pagano le conseguenze» ha dichiarato a Cnet Pakman. Il CEO è insomma certo che una simile decisione porterebbe ad una raffica di cause antitrust sia in Europa che negli Stati Uniti.

In parole povere sarebbe solo l’azienda di Cupertino a non poter fare quel tipo di business, perchè altri player (come ad esempio Nokia) già offrono download illimitati a fronte di una specie di abbonamento senza che nessuno invochi l’antitrust, proprio perchè aziende come Nokia non hanno in mano il 70% del mercato e i loro music store non vendono musica leggibile da un solo lettore mp3.

Già l’abbinamento che esiste ora tra iTunes e iPod è costato a Jobs parecchi e cause, molte delle quali ancora aperte, che vertono sui temi della posizione dominante e della restrizione del business alla concorrenza. Una mossa più esclusiva ancora non farebbe che inasprire la situazione.

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