Scoopt: quando fare foto per passione può diventare una professione

Il guadagno sul web è, da sempre, una delle prospettive che più interessano, i tempi dei “soldi facili” e delle attrazioni sembrano essere finiti. Le dinamiche che regolavano i guadagni del primo Web (ma anche di quello di un paio di anni fa) si sono radicalmente modificate.

La domanda di fondo però, per molti, rimane la stessa: come posso guadagnare attraverso il Web? Ebbene a questa domanda provano a rispondere servizi come quello offerto da Scoopt. Quest’ultimo si propone di mettere in vendita gli scatti che realizziamo con la nostra macchina fotografica digitale.

Ecco quindi che l’utente comune, grazie al Web, si trasforma in fotoreporter professionista.

Ma come funziona esattamente il servizio? Ci sarà da fidarsi? Le domande, anche in questo caso, rimangono sempre le stesse. Vediamo di scogliere, per quanto possibile, i dubbi maggiori.

Il funzionamento di base è semplice e intuitivo: si fotografa qualcosa, si invia tutto al servizio e i media tradizionali o moderni, nel caso siano interessati, pagano per ottenere i diritti sull’opera. Creare un account è facile, trovare la foto giusta che possa fare gola ai canali di informazione è decisamente molto più difficile.

L’idea non è affatto male e il servizio merita sicuramente un’occhiata. Difficile però, lo diciamo per chi ancora non si fosse convinto, ottenere guadagni consistenti e potersi mantenere con applicazioni del genere.

Se però avete come passione la fotografia, potete, come si dice in gergo: unire l’utile al dilettevole.

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