Apple e il riconoscimento della scrittura

Apple in passato ha avuto problemi con il riconoscimento della scrittura. Ai tempi del Newton alcuni bug proprio su questa funzionalità costarono molte critiche alla società di Cupertino.

Al ritorno di Jobs in Apple il Newton fu dismesso e, nonostante gli ingenti investimenti fatti, questa tecnologia sparì dai suoi prodotti fino al lancio di Mac OS X.

Il riconoscimento della scrittura non fu mai abbandonato del tutto e tornò in sordina con il sistema operativo basato su UNIX.

Da allora, quando al Mac viene connessa una tavoletta grafica si attiva la preferenza di sistema chiamata Ink che permette di personalizzare i settaggi del sistema di riconoscimento della scrittura, selezionare la lingua (per ora solo Inglese, Francese o Tedesco) e di aggiungere delle parole personalizzate.

Il sistema non è molto usato, ma Apple deve averlo rivalutato visto che sta cercando del personale specializzato proprio in questa tecnologia.

Se in passato i risultati non furono brillanti, non è detto che oggi le cose non possano andare diversamente. La tecnologia si è evoluta enormemente e ora è disponibile molta più potenza di calcolo, forse Apple pensa che i tempi siano maturi e che una simile tecnologia possa giovare ai suoi dispositivi, iPhone in testa.

Ancora una volta lo smartphone/iPod di Cupertino sembra essere sempre più il successore di Newton, un prodotto che fu pensato fin troppo presto, quando la tecnologia non era ancora pronta.

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