Ora anche Yahoo ha le sue statistiche

Con l'acquisizione di IndexTools ora anche Sunnyvale può offrire uno strumento raffinato e tecnologicamente avanzato per monitorare l'accesso alle proprie pagine e quindi vendere meglio gli spazi pubblicitari
Con l'acquisizione di IndexTools ora anche Sunnyvale può offrire uno strumento raffinato e tecnologicamente avanzato per monitorare l'accesso alle proprie pagine e quindi vendere meglio gli spazi pubblicitari

Se c’era un business in cui Yahoo ancora non era presente era quello delle statistiche e un motivo c’era: non ne aveva bisogno. Il fatto che ora abbia acquistato IndexTools, compagnia tra le maggiori nel settore, e tutto ciò proprio nel giorno dell’annuncio della collaborazione con Google su AdSense for Search, dovrebbe scatenare quindi qualche approfondita riflessione.

La cifra non è stata rilasciata e il patto sarà ufficialmente siglato non prima del 30 Giugno, eppure le parti in causa hanno annunciato oggi la loro unione, forse perchè Microsoft preme per acquistare la società di Sunnyvale e da Yahoo vogliono rendere noto a tutto il mondo che il proprio valore è in continua ascesa. La concomitanza del test di outsourcing, inoltre, moltiplica l’effetto desiderato ed a livello comunicativo è un forte messaggio inviato a tutti gli azionisti (ormai veri e propri giudici del destino di Yahoo).

Un servizio come quello offerto da IndexTools è utile soprattutto a capire quale gente (e non solo quanta) frequenta le proprie pagine, un tipo di informazione molto valida nel settore della vendita di spazi pubblicitari, area che guarda caso da tempo è nelle mire di Yahoo. Delle tre grandi sorelle solo Yahoo era infatti rimasta senza un servizio serio di statistiche in grado di rivaleggiare con Google Analytics e Microsoft adCenter Analytics (in fase di test).

La prime parole di Bassel Ojjeh dal blog ufficiale dell’azienda dichiarano che «inizialmente daremo questi nuovi strumenti alla nostra comunità di clienti piccoli e di medie dimensioni, circa 150.000 soggetti, ma contiamo di estendere la possibilità di usare tali strumenti anche a sviluppatori di terze parti per tenere traccia di come le proprie applicazioni vengono usate dagli utenti».

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