Wireless Naonis: Internet senza fili a Pordenone

Grazie all’iniziativa “Città wireless”, i cittadini di Pordenone potranno, in parte, usufruire di una rete senza fili che permetta di navigare gratuitamente. Il servizio è stato presentato dal presidente della Regione e dal sindaco della città.

Abbiamo detto che in parte si potrà usufruire del servizio in città e non ci siamo sbagliati, infatti “Città wireless”, sviluppato nell’ambito del progetto Wireless Naonis, prevede una copertura parziale del centro storico (corso Vittorio Emanuele II per il momento). Si tratta di una fase iniziale, infatti l’intento è quello di estendere entro fine anno la rete a tutte le aree cittadine.

Il sito del Comune di Pordenone mette a disposizione una pagina che offre tutte le news e l’avanzamento lavori della copertura cittadina.

Servizio gratuito per i cittadini quindi, a cui basterà possedere un computer dotato di scheda wireless e lettore smart card e della Carta Regionale dei Servizi (CRS) e il codice segreto ad essa correlato.

Questo è quanto riportato dal sito:

Il progetto Wireless Naonis vuole rafforzare la partecipazione dei cittadini alla vita del Comune attraverso l’uso delle nuove tecnologie informatiche e la rete Internet in particolare. Per promuovere a Pordenone la società dell’informazione e rendere accessibili all’intera collettività i benefici sociali ed economici che essa consente, l’amministrazione ha iniziato a lavorare su innovazione tecnologica e riorganizzazione tecnico-amministrativa dei servizi. Con la connessione gratuita alla rete Internet si creeranno potenziali e concrete condizioni di sostegno allo sviluppo della città catalizzando così l’attenzione non solo dei cittadini ma anche del mondo produttivo.

Il progetto è di certo molto interessante, prevede un investimento sia da parte della Regione, che finanzierà la rete con 800 mila euro, mentre per il Comune i soldi da investire sono 370 mila euro che saranno da ripartire per la fornitura della connettività gratuita dei cittadini, la realizzazione di un social network cittadino e la successiva manutenzione della rete.

Un progetto da seguire da vicino che potrebbe essere d’esempio per altre città, riuscirà secondo voi a completarsi senza naufragare, come già capitato altrove, e sopratutto sarà un servizio che i cittadini apprezzeranno e utilizzeranno o solo un esborso di soldi?

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