Rivoluzione Photoshop: dalla camera oscura al mouse

Photoshop è il programma di fotoritocco della Adobe che ha rivoluzionato il modo di lavorare con la grafica bitmap.

La storia di questo applicativo utilizzato dalle ultime generazioni di pubblicitari, grafici, fotografi, tipografi, illustratori e architetti comincia nel 1987 ad Ann Arbor nel Michigan.

Tutto iniziò quando i fratelli Thomas e John Knoll decisero di sviluppare un programma di grafica per immagini in scala di grigio. Il loro intento era di aiutare il padre Glenn, un professore universitario amante della fotografia che teneva una camera oscura nella cantina di casa. Glenn Knoll era anche un appassionato di informatica e fu proprio questa passione tramandata ai figlioli che permise loro di avere la pazienza e le capacità necessarie per riuscire nel loro progetto.

Ciò che impresse la svolta determinante al lavoro dei fratelli Knoll fu la frustrazione di Thomas. Il giovane cercava infatti di lavorare sulle immagini digitali con il suo nuovo Macintosh Plus. Con grande disappunto si accorse che la macchina aveva dei grossi limiti: non gli permetteva di lavorare con le immagini in scala di grigio nel modo in cui avrebbe voluto. Un utente medio si sarebbe rassegnato. Thomas si mise a scrivere delle subroutine per risolvere il problema. Poco tempo dopo, i due fratelli Knoll svilupparono tali subroutine in un’applicazione denominata “Display”. L’anno dopo Display divenne il più potente ImagePro e poco dopo nacque il programma che avrebbe lasciato un segno nella storia: Photoshop 1.0.

Una volta terminata la parte tecnica, toccava al marketing, con due fruttuose dimostrazioni davanti ai vertici della Apple e della Adobe. Quest’ultima azienda acquistò subito i diritti per la distribuzione del programma e nel 1990 la versione di Photoshop 1.0 fu rilasciata per il Mac.

Di questo programma scritto con linguaggio di programmazione C++ negli anni, ad intervalli regolari, sono stati introdotti aggiornamenti e nuove funzionalità rivoluzionarie. Fra le più importanti, la versione 2.5, la prima rilasciata per Windows, la 3.0 del 1994 che ha introdotto i livelli e la versione CS del 2004. L’acronimo sta per Creative Suite, una collezione di programmi che nel formato standard comprende Photoshop, Illustrator, InDesign, Version Cue, Bridge e Stock Photos. Il pacchetto premium ne conta altri due: GoLive e Acrobat Professional.

Photoshop è un applicativo vastissimo ed è inoltre espandibile tramite i plug-in. Capita spesso di incontrare professionisti che lo usano da anni senza essere in grado di sfruttarne al 100% le potenzialità. Una delle sue particolarità è che anche una semplice infarinatura delle sue applicazioni principali permette all’utente di ottenere risultati gradevoli. La sua diffusione è capillare anche fra gli utenti non professionali, che per affinare le proprie tecniche possono avvalersi di migliaia di guide e tutorial gratuiti disponibili su Internet. Molto apprezzati anche i video dimostrativi di fotoritocchi estremi.

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Da una recente indagine è emerso che la stragrande maggioranza degli utenti, professionisti e non, utilizzano copie di Photoshop scaricate illegalmente dai programmi di peer to peer. Il prezzo di listino del programma nella sua versione completa è di oltre 1.000 euro.

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