Media sociali in forte crescita

Il comparto più generale dei media sociali continua a crescere anche nella fascia di utenti più adulti, tanto da raggiungere un stato nel quale nascono molte variazioni di nicchia. Segno che le dinamiche fondamentali sono ormai state interiorizzate
Il comparto più generale dei media sociali continua a crescere anche nella fascia di utenti più adulti, tanto da raggiungere un stato nel quale nascono molte variazioni di nicchia. Segno che le dinamiche fondamentali sono ormai state interiorizzate

È una realtà assodata ormai il fatto che l’uso degli strumenti sociali della rete è in continuo aumento, come in aumento è la propensione a crearne di nuovi sempre più di nicchia, un fenomeno che illustra sempre di più la maturità dell’era sociale del web.

A dimostrarlo arriva l’ennesimo studio che pone una singolare domanda, cioè quali siano i media sociali. Universal McCann ha infatti realizzato uno studio denominato Media In Mind secondo il quale negli Stati Uniti i media sociali sarebbero utilizzati dal 50% della popolazione. Tali media includono blog, social network e SMS.

Solitamente non siamo abituati ad inserire i messaggi testuali nell’elenco dei media sociali e la loro presenza sicuramente ha fatto aumentare la statistica, tuttavia essi sono indubbiamente un medium sociale e se parliamo di quali tecnologie utilizziamo nella quotidianità per mantenere un contatto remoto con le altre persone della nostra vita gli SMS sicuramente fanno parte di esse.

Ad ogni modo lo studio condotto pone l’attenzione su cose molto interessanti quali l’aumento dell’uso degli SMS tra gli adulti o il fatto che il 10% degli adulti statunitensi ha un blog, cifra che diventa il 20% nella fascia 18-34 anni; il 22% degli adulti usa sistemi di instant messaging mentre stranamente risulta farne uso appena il 21% nella fascia 18-34.

Tale successo come accennato poi si riflette nella nascita di molte “costole” che sfruttano le medesime dinamiche vincenti degli esempi più virtuosi (Facebook o MySpace) per nicchie ben precise. È il caso questo di Doggyspace che incorpora funzioni da MySpace e YouTube per creare profili che dovrebbero appartenere a cani, ma che sono ovviamente gestiti dai padroni i quali spesso scrivono in prima persona (come fossero proprio i cani a scrivere). Si parla di una massa utenti di 700 profili attivi in meno di un mese, la maggior parte dei quali creati da donne.

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