Telex, il servizio di telecomunicazioni che fece storia

Ormai ampiamente rimpiazzato dai servizi Internet, vi fu un epoca in cui il Telex rivestiva il ruolo di maggiore sistema di telecomunicazioni, specie nella gestione delle pratiche commerciali fra aziende.

Il suo funzionamento si basava sull’utilizzo di una rete multiplexing, che consentiva la condivisione di diverse chiamate attraverso l’uso di un solo cavo, possibile tramite l’ausilio di telescriventi.

I primissimi Telex, definiti di tipo A, comparvero fin dagli anni ’30, possedevano una velocità di trasmissione pari a 45,5 bit al secondo e consentivano la combinazione di 25 canali su una sola linea telefonica.

I messaggi, venivano così trasmessi utilizzando il codice Baudot, un sistema di codifica largamente conosciuto e utilizzato.

I Telex di tipo B, apparsi nei primi anni ’60, si diffusero ancor più rapidamente, raggiungendo il proprio picco di distribuzione nel 1985. La nuova tecnologia permetteva, infatti, di utilizzare lo stesso codice Baudot per determinare l’instradamento dei messaggi.

Sebbene la velocità di trasmissione non superasse le 80 parole al minuto, tale servizio consentiva l’invio di testi di qualsiasi lunghezza e trovò applicazione anche presso servizi postali e telegrafici governativi.

Il servizio di Telex, in Italia definitivamente abbandonato nel 2001 e soppiantato dal più moderno Teltex, è tuttora utilizzato in diversi paesi del terzo mondo e in regimi dittatoriali, grazie ai suoi costi piuttosto limitati e all’ampio margine di controllo consentito sui testi scritti.

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