Accesso dati mobile: GPRS [Parte seconda]

Dopo aver descritto nella prima parte l’architettura del sistema GSM/GPRS, in questa seconda parte descriverò come viene gestito il traffico sull’interfaccia radio (dal telefonino al ripetitore e viceversa).

Per quanto riguarda questa interfaccia, basti sapere, tralasciando i dettagli, che il traffico è organizzato in un set di slot (intervalli) temporali che possono essere usati per trasportare voce o dati (in questo caso con tecnica GPRS, ma non solo).

Il numero di slot riservati ai dati rispetto al totale è un parametro di configurazione di rete: l’operatore può pianificare, ad esempio, che in alcune zone il numero di slot riservati ai dati sia maggiore rispetto a quello disponibile in altre zone.

Questo vuol dire che in alcune zone (o celle, come si suole indicare le zone coperte da un unico ripetitore) si navigherà, in media e a parità di utenti nella cella, più velocemente rispetto ad altre.

Il numero di slot utilizzabili è, quindi, funzione di una scelta dell’operatore, ma non solo. Il limite è definito anche dalle capacità GPRS del telefonino stesso, intese come il numero di slot che un dispositivo è capace di gestire contemporaneamente.

Ci sono telefonini, ad esempio, in grado di gestire un unico slot per direzione (uno per l'”uplink” e uno per il “downlink”): in questo caso, anche se la rete riservasse più slot contemporaneamente per il servizio dati, la limitazione delle prestazioni sarebbe dettata dal telefono.

A questo proposito esiste una classificazione universale delle capacità GPRS. Si chiama GPRS Multislot Classes (classi multi-slot per GPRS). Ne parlerò nell’ultima parte del post, dove arriveremo, finalmente, a derivare e definire le prestazioni dei sistemi GPRS.

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