Il nuovo piano industriale 2009-2011 di Telecom Italia

Telecom Italia ha presentato il suo nuovo piano industriale 2009-2011. Un piano per alcuni versi coraggioso, vista la recente crisi economica, ma un piano purtroppo anche ricco di tagli al personale.

Ci sono alcuni punti che vanno assolutamente sottolineati come l’intenzione di colmare il Gap di diffusione della banda larga rispetto all’Europa.

Molto interessante anche la volontà di sviluppare in maniera massiccia la connettività mobile sulle reti 3G. Ma per un’analisi più accurata credo sia più interessante leggere parte del comunicato stampa Telecom sul capito legato alla connettività “domestica”. Per chi volesse approfondire il piano industriale lo può consultare sul sito ufficiale di Telecom.

Il primo obiettivo del Piano 2009-2011 sul mercato domestico è l’inversione del trend dei ricavi nel 2010 grazie alla crescita dei ricavi da servizi innovativi (BroadBand e business adiacenti) che al 2011 rappresenteranno circa il 28% dei ricavi domestici totali.

In particolare, il ritorno alla crescita sul domestico, si fonda su cinque punti:

  • la difesa della market share a valore grazie al nuovo approccio customer centric (consumer, business e Top Client) che sarà completamente operativo da gennaio 2009 con il varo della nuova organizzazione
  • la chiusura del gap nella penetrazione nel broadband fisso rispetto alla media europea, sia aumentando la soddisfazione dei clienti grazie all’aumento della Qualità del Servizio, sia attraverso l’innovazione dell’offerta in termini di indirizzo di nuovi bisogni e di promozione di suite di servizi di VAS e Connettività per famiglie e imprese
  • lo Sviluppo del broadband mobile difendendo il premio di mobilità, il posizionamento di TIM sui servizi VAS Interattivi e indirizzando la forte crescita dei clienti broadband convergenti
  • lo sviluppo significativo nei business adiacenti (IPTV, ICT, Online Advertising, Digital Home, Service Exposure) per ampliare lo share of wallet sul cliente, la loyalty
  • la revisione dell’Architettura di marca del Gruppo per una più coerente percezione del nuovo assetto dell’offerta convergente e della citata impostazione customer centric.

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