Gran Bretagna: Wikipedia censurata, anzi no

È diventato un caso, quello della censura operata dal 95% degli ISP britannici nei confronti di Wikipedia. Ad essere colpita è stata la pagina dedicata all’album Virgin Killer, pubblicato dallo storico gruppo musicale Scorpions del 1976.

La copertina di tale album è stata infatti ritenuta «potenzialmente indecente e illegale per bambini sotto i 18 anni» dalla Internet Watch Foundation (IWF), associazione no-profit che raggruppa la maggior parte dei fornitori di accesso Internet del Regno Unito.

L’oscuramento ha sollevato critiche da più parti, e la IWF è stata accusata soprattutto di essersi mossa per un problema inesistente e che non è lo è mai stato negli ultimi 32 anni. Proprio quest’ultima motivazione ha convinto la IWF a rimuovere il blocco:

alla luce del lungo tempo in cui l’immagine è esistita e la sua ampia disponibilità, è stato deciso di rimuovere questa pagina dalla nostra lista.

Verrebbe da dire che «Tutto è bene quel che finisce bene». Non è dello stesso avviso la Electronic Frontier Foundation, che invece auspica che

nel caso delle censure immotivate sia applicato il detto «Chi rompe paga».

Un’ipotesi interessante, soprattutto per i casi clamorosi come questo.

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