Adobe rilascia AIR 1.5 per Linux

Adobe annuncia la disponibilità della versione finale di AIR 1.5 indirizzata agli utenti Linux, offrendo così agli sviluppatori la possibilità di creare, sulla base di un codice comune, prodotti indirizzati ai tre principali sistemi operativi
Adobe annuncia la disponibilità della versione finale di AIR 1.5 indirizzata agli utenti Linux, offrendo così agli sviluppatori la possibilità di creare, sulla base di un codice comune, prodotti indirizzati ai tre principali sistemi operativi

La versione Linux di Adobe AIR esce dallo stato di beta e si presenta come prodotto finale e stabile, pronto per essere adottato anche dalla comunità di programmatori che gravita attorno al mondo del pinguino per gettare un ponte tra le applicazioni Web e desktop. Con tale mossa, Adobe crea un ambiente di lavoro unificato, in cui gli sviluppatori possono creare applicativi desktop in grado di girare indifferentemente su Linux, Mac e Windows, il tutto senza apportare alcun cambiamento.

La versione 1.5 dell’applicativo si avvantaggia delle novità introdotte nella versione 10 del Flash Player, il che si traduce nel supporto ai filtri personalizzati, nella possibilità di trasformare oggetti 2D nello spazio 3D, nel supporto alla accelerazione fornita dalle GPU e in un nuovo motore di testo in grado di offrire un controllo ancora migliore. Come descritto da Robert Christensen, senior product manager di AIR, il direttivo Adobe ha deciso di focalizzarsi sulla compatibilità con le tre distribuzioni Linux principali: Fedora Core 8, Ubuntu 7.10 e openSUSE 10.3. Purtroppo, il fatto di appoggiarsi alla versione a 32bit del Flash Player, ha comportato l’impossibilità di creare una versione di AIR nativa per i sistemi a 64bit. Tuttavia, chi non fosse disposto ad attendere il rilascio della versione a 64bit del Flash Player 10, al momento in lavorazione, può consultare il documento Adobe intitolato: “Install Adobe AIR Linux 1.5 on 64-bit Linux distributions”.

AIR 1.5 per Linux arriva con un mese di ritardo rispetto alle controparti per Windows e Mac, tuttavia Adrian Ludwig, product manager per l’unità business di Adobe, riporta l’intenzione da parte della società di mantenere in futuro unificati gli aggiornamenti dell’applicativo, rilasciando gli update per i tre sistemi in contemporanea. Si evidenzia così sempre più concretamente l’interesse da parte di Adobe per la piattaforma Linux, dopo essere entrata nel mese di aprile tra la fila della Linux Foundation, l’organizzazione non-profit che si occupa di promuovere l’adozione di tale sistema e di finanziare lo sviluppo del kernel. Il punto chiave rimane comunque la compatibilità, come ben esemplificato da Mark Shuttleworth, fondatore del progetto Ubuntu: «al di fuori dei browser, gli sviluppatori hanno sempre dovuto scegliere uno o forse due sistemi operativi per i quali realizzare una applicazione, in modo da tenere bassi i tempi e i costi di sviluppo. Con AIR 1.5, le compagnie e gli sviluppatori possono facilmente indirizzarsi ai tre principali sistemi operativi con una singola base di codice, trasformando il modo di sviluppare gli applicativi ed elevando Linux allo stesso livello di Mac e Windows».

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