Microsoft My Phone, la risposta a MobileMe

La risposta Microsoft a MobileMe si chiama My Phone. Tramite tale servizio gli utenti potranno sincronizzare i propri telefoni Windows Mobile grazie ad un update dei dati del telefono verso uno spazio di storage online. La presentazione entro pochi giorni
La risposta Microsoft a MobileMe si chiama My Phone. Tramite tale servizio gli utenti potranno sincronizzare i propri telefoni Windows Mobile grazie ad un update dei dati del telefono verso uno spazio di storage online. La presentazione entro pochi giorni

La risposta Microsoft a MobileMe sta per arrivare. Si chiamerà My Phone: il sito web è già online a precorrerne l’ufficializzazione, ma la presentazione del servizio avverrà solo tra qualche giorno in occasione del Mobile World Congress di Barcelona. Il funzionamento del tutto è chiaro fin dalle prime righe: «Microsoft My Phone sincronizza le informazioni del tuo cellulare su uno spazio di storage online ospitato da Microsoft. Se il tuo telefono viene perduto o rubato, o se passi ad un nuovo telefono, potrai ripristinare con facilità contatti, appuntamenti, foto e altre informazioni depositate su My Phone sul nuovo telefono. La maggior parte dei telefoni con Windows Mobile 6 sono compatibili con il servizio My Phone».

My Phone, secondo indicazioni, non richiederà per il momento alcun esborso agli utenti. Per poterne disporre sarà pertanto necessario semplicemente un piano dati flat per evitare improbabili costi nella gestione del traffico dati: una volta attivato il servizio la sincronizzazione avrà inizio e permetterà successivi ripristini, recupero di dati e quant’altro messo a disposizione dal servizio. 200 Mb rappresentano lo spazio messo a disposizione da Microsoft per un progetto che dovrà configurarsi non solo come una integrazione a Windows Mobile, ma anche e soprattutto come una risposta ad Apple nel mondo della tecnologia in mobilità.

Microsoft My Phone

Microsoft My Phone prevede due diverse modalità di sincronizzazione tra il piano online ed i dati conservati sul telefono (inaccessibili, invece, i dati conservati su SIM): la trasmissione dei dati può avvenire secondo ordine manuale, oppure per mezzo di contatto automatico a cadenza quotidiana in orario predefinito. Il fatto che i dati del telefono siano ospitati su uno spazio Web significa poterne offrire accessibilità anche al di fuori della sola connettività mobile. L’account, insomma, potrà essere editato da Web per poter riordinare, archiviare e gestire le informazioni raccolte in mobilità.

Di My Phone si era già parlato nei giorni scorsi, quando all’orizzonte si configurava un trio SkyBox, SkyMarket e SkyLive. Il sito portato online ora da Microsoft sembra voler confermare (almeno in parte) la sostanza, smentendo invece la nomenclatura.

Microsoft già annovera tra i propri servizi uno strumento di sincronizzazione. La differenza rispetto al passato è nel fatto che My Phone integra funzioni automatiche, spingendo oltre il concetto fino ad ora alla base di Live Mesh. In aggiunta all’ipotetico alter-ego dell’App Store di Cupertiniana concezione, insomma, My Phone potrebbe rappresentare un tassello del puzzle che a Redmond si sta completanto per non lasciare ad iPhone, Android e Symbian l’intera aurea torta del mercato mobile.

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