Autopsia del nuovo Mac Mini

A poche ore dal lancio il Mac Mini è stato immediatamente “messo a nudo” dallo staff di macminicolo.com, che ci permette di apprezzare il nuovo “cucciolo” di Cupertino in tutte le sue sfaccettature.

La stessa Apple dichiara che il nuovo “packaging” occupa il 31% di spazio in meno rispetto al suo predecessore: la cosa che ha però colpito immediatamente i ragazzi di macminicolo.com è stata l’assenza della comoda maniglia in plastica che permetteva di trasportare agevolmente la confezione, ma soprattutto la presenza di un rivestimento in cellophane, cosa mai vista per un prodotto arrivato direttamente dall’Apple Store.

Qualche utente molto attento ha subito notato che, mentre la foto del Mini sulla confezione mostra nove aperture per l’areazione, il piccolo Mac ne presenta ben dieci, sul retro: è probabile che per la realizzazione della confezione sia stata utilizzata la foto di un prototipo.

Oltre all’alimentatore nella confezione è incluso un adattatore “Mini-DVI > DVI“: se avete un monitor VGA siete avvisati.

Il design del case è praticamente identico a quello del predecessore, anche se a detta di chi lo ha potuto “maneggiare”, l’alluminio della scocca dà la sensazione di essere di consistenza differente. Nella foto potete osservare il retro del vecchio Mac Mini (sopra) con quello del nuovo modello (sotto).

Esattamente come vociferato prima della sua uscita, il Mac Mini dispone di un’unità ottica collegata alla scheda madre attraverso interfaccia Serial-ATA: in questo modo i più creativi troveranno certamente il modo di sostituire il lettore con un secondo hard-disk.

Se il primo Mac Mini aveva lasciato tutti a bocca aperta per le prestazioni di tutto rispetto, siamo certi che il suo successore saprà stupire nuovamente gli utenti, contando su un processore più potente e una RAM che lavora a velocità superiori. E forse qualcuno non noterà che il prezzo non è stato ritoccato al ribasso come tutti si aspettavano…

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