Multa record da 1,06 miliardi di euro ad Intel

La Commissione Europea ha emesso la sua sentenza: Intel è colpevole e deve pagare una multa da 1,06 miliardi di euro per abuso di posizione dominante.

Viene dunque battuto il precedente record detenuto da Microsoft che nel 2008 pagò una multa di circa 900 milioni di euro.

Il Commissario alla Concorrenza Neelie Kroes ha dichiarato che il comportamento di Intel ha danneggiato i consumatori europei che non hanno avuto la possibilità di scegliere in modo autonomo tra i PC con processori Intel e quelli con processori AMD.

La violazione dell’articolo 82 della normativa antitrust è avvenuta diverse volte in più di 5 anni, tra ottobre 2002 e dicembre 2007, durante i quali Intel ha praticato comportamenti illegali con lo scopo di escludere i suoi diretti concorrenti dal mercato dei processori x86.

Come anticipato in un recente articolo, Intel ha praticato sconti illegali ad Acer, Dell, HP, Lenovo e NEC per invogliarli ad acquistare solo le sue CPU, stabilendo anche le percentuali restanti per la rivale AMD.

Inoltre Intel ha effettuato pagamenti diretti ai produttori per fermare o ritardare (anche di 6 mesi) il lancio di soluzioni basate sui processori di AMD, e al distributore Media Markt affinché avesse in magazzino esclusivamente computer con CPU Intel. In un caso, Intel ha addirittura ricattato un produttore: se quest’ultimo avesse accettato (gratuitamente) un milione di CPU da AMD, avrebbe perso tutti gli sconti sugli acquisti futuri. Il produttore quindi ha accettato solo 160.000 CPU da AMD.

Neelie Kroes ha concluso la press conference commentando la campagna pubblicitaria di Intel che si considera lo “sponsor di domani”:

Posso dare la mia visione del futuro di Intel, qui e ora: “rispettare la legge“.

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