PayPal, arrivano le API

PayPal sta per aprire agli sviluppatori una serie di API denominata Adaptive Payments che permetterà l'utilizzo delle funzionalità di pagamento di PayPal per avviare progetti basati sulle strutture del servizio. PayPal risponde così alle iniziative Amazon
PayPal sta per aprire agli sviluppatori una serie di API denominata Adaptive Payments che permetterà l'utilizzo delle funzionalità di pagamento di PayPal per avviare progetti basati sulle strutture del servizio. PayPal risponde così alle iniziative Amazon

PayPal sta per aprire le proprie strutture agli sviluppatori esterni. Come sempre in questi casi la garanzia della sicurezza è il fulcro del progetto e la voce da annoverarsi tra i rischi possibili, ma nell’apertura dei meccanismi c’è molto da guadagnare e le opportunità sono pertanto grandi. La forte presenza di PayPal tra l’utenza, inoltre, è quello che gli sviluppatori vogliono: uno strumento valido subito, sul quale sviluppare con la sicurezza di trovare già una community corposa alla quale sottoporre nuove idee di business.

L’apertura di PayPal avverrà tramite una serie di API denominate Adaptive Payments. Il tutto non fa altro che configurare una scelta alternativa rispetto al Flexible Payments Service (FPS) di casa Amazon, portando però avanti il brand PayPal come biglietto da visita fondamentale. I rumor scaturiti su TechCrunch tramite la pubblicazione di un documento riservato hanno trovato conferma direttamente da PayPal: il gruppo annuncia che il 23 Luglio offrirà ogni dettaglio sul progetto, ma al momento nessuna data è stata diramata relativamente all’apertura ufficiale delle API.

Secondo quelle che sono le anticipazioni, gli sviluppatori avranno accesso ad ogni singola funzionalità prevista dal sistema di pagamento PayPal. Per gli interessati sono due i canali da seguire nei prossimi giorni: il blog x.com (uno dei pochi domini esistenti con una sola lettera) ed il canale di Twitter avviato dal team PayPal. Tra le funzionalità avanzate degli Adaptive Payments si segnalano al momento possibilità di scambi paralleli e seriali: nel primo caso un solo pagamento può trasferire somme a più destinatari; nel secondo caso il trasferimento ad un utente determina un automatico trasferimento ad un utente terzo, formando una sorta di catena a tre con due passaggi di danaro in sequenza automatica.

Nulla, inoltre, è al momento stato comunicato relativamente alle tariffe applicate per lo scambio di danaro tra utente e utente tramite le applicazioni create sulla struttura di PayPal. Per PayPal sarà però sufficiente portarsi al livello approssimativo identificato da Amazon: la forza dei grandi numeri farà il resto e la chimera dei micropagamenti potrebbe configurare l’orizzonte ultimo che gli sviluppatori andranno, se PayPal lo consentirà con tariffe ad hoc, ad inseguire.

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