Web 2.0, ma non per due

Ragionando sui modelli in cui è strutturata la nostra società, pensavo il mondo sembra fatto per le coppie e le famiglie, la Rete per i single.

Vi sembra un giudizio troppo netto? Provate a trovare una confezione di funghi, o di formaggio, per una persona sola, senza doverne fare indigestione per tre giorni. E così per tutta una serie di altre cose.

Invece la tecnologia, e in particolare la Rete, funzionano un po’ al contrario. Non si sa bene perché, forse perché un buon programmatore deve essere tradizionalmente e immancabilmente solo nella propria cameretta a passare nottate insonni di fronte al PC, fatto sta che la tecnologia Web tutta sembra invece dedicata ai single.

Un esempio su tutti è quello della posta elettronica. Si sceglie un nome e una password che sono personali, ma non esiste, ad esempio, una posta familiare, in cui ci sia un meccanismo per selezionare semplicemente chi sta rispondendo, e dopo chi ha interagito con chi. Ci si può arrivare, con qualche giro, ma non è pensata per quello.

Si può obiettare che ormai tutti hanno un proprio computer personale, ma questo discorso vale anche sotto un altro aspetto, quello delle identità multiple di una sola persona. Schizofrenici a parte, chi dovesse ad esempio avere due profili su YouTube, per motivi di lavoro, passa le giornate ad inserire numi utenti e password, a meno di non utilizzare diversi browser per diverse identità, ma è un metodo troppo raffazzonato.

Il discorso, in generale, può valere per molti dei siti con registrazione, e per il momento sembra non intravedersi nessuna soluzione. Eppure, la tecnologia attuale dovrebbe poter permettere qualcosa del genere, cioè la possibilità di inserire le password una sola volta, e poi poter scegliere, con un click, chi vogliamo essere in quel momento.

Foto: left-hand

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