Microsoft può vendere Word, per ora

Microsoft ha ottenuto la possibilità di continuare a distribuire il suo applicativo Word in attesa degli esiti del processo di appello. La società rischia di dover ritirare il proprio prodotto a causa della violazione di alcuni brevetti legati a XML
Microsoft ha ottenuto la possibilità di continuare a distribuire il suo applicativo Word in attesa degli esiti del processo di appello. La società rischia di dover ritirare il proprio prodotto a causa della violazione di alcuni brevetti legati a XML

In attesa del procedimento di appello, Microsoft potrà continuare a vendere e distribuire Word all’interno della sua suite per la produttività Office. A stabilirlo è stata una Corte d’appello federale degli Stati Uniti, che ha momentaneamente sospeso l’ingiunzione formulata nel mese di agosto da un giudice federale tesa a interrompere la vendita dell’applicativo a causa della violazione di alcuni brevetti.

Durante lo scorso mese di maggio, una Corte distrettuale in Texas aveva imposto una ammenda pari a oltre 200 milioni di dollari a Microsoft per aver utilizzato senza autorizzazione alcune porzioni di codice XML realizzate dalla società canadese i4i all’interno delle edizioni più recenti di Word. Il pagamento della penale fu sospeso in attesa del processo di appello, ma nel corso dell’estate il giudice Leonard Davis dell’Eastern District in Texas formulò un’ingiunzione permanente tesa a impedire a «Microsoft di vendere o importare negli Stati Uniti qualsiasi versione di Microsoft Word in grado di aprire file con estensione xml, docx e docm contenenti XML personalizzato». Un vero e proprio successo per i4i, che nel 2007 aveva avviato una causa legale contro la società di Redmond per la presenza del proprio codice XML in Microsoft Word.

La nuova decisione dei giudici, che di fatto rimanda l’applicazione dell’ingiunzione in attesa del confronto in appello tra i soggetti coinvolti, non è stata accolta positiviamente dai responsabili della società canadese. «La politica terroristica di Microsoft sulle possibili conseguenze dell’ingiunzione non possono metterla al riparo dall’imminente revisione del caso da parte della Corte d’appello prevista per il prossimo 23 settembre. La società i4i considera la recente sentenza a proprio favore, contenente il riconoscimento dell’avvenuta violazione di un brevetto da parte di Microsoft e una ingiunzione contro MS Word, corretta e auspica che i4i possa anche prevalere in appello» ha dichiarato Loudon Owen, uno dei principali responsabili di i4i.

Sovvertire gli esiti degli ultimi procedimenti legali in appello non sarà semplice per Microsoft, tuttavia le alternative per salvare Word dalla sospensione delle vendite non mancano. Se i legali della società dovessero fallire in tribunale, Redmond potrebbe cercare un accordo diretto con i4i per risolvere definitivamente il problema o potrebbe implementare un aggiornamento per Word teso a sostituire le porzioni di codice incriminate.

In attesa dell’appello, Microsoft incassa intanto la solidarietà dei produttori di personal computer statunitensi Dell e HP. Attraverso un comunicato, le due società hanno sottolineato come la distribuzione di una nuova versione rivista e corretta di Word imposta dai magistrati porterebbe a pesanti conseguenze per gli OEM, obbligati a investire ingenti risorse per testare e distribuire il nuovo software per i loro dispositivi. Il comunicato è stato redatto utilizzando Microsoft Word.

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