Skype, l'alternativa al viaggio di lavoro

Un sondaggio commissionato da Skype mette in luce le opportunità che il software offre in ambito lavorativo. Nello specifico si rimarca il grosso vantaggio di approfittare delle videoconferenze per riunioni a distanza, evitando onerosi viaggi di lavoro
Un sondaggio commissionato da Skype mette in luce le opportunità che il software offre in ambito lavorativo. Nello specifico si rimarca il grosso vantaggio di approfittare delle videoconferenze per riunioni a distanza, evitando onerosi viaggi di lavoro

«La recessioni economica che ha colpito Europa e Italia ha avuto varie implicazioni, tra queste la ricerca di soluzioni alternative ai viaggi di lavoro, con l’obiettivo di contenere i costi. In particolare, secondo una ricerca commissionata da Skype e condotta da Redshift Research in 8 Paesi Europei, quasi due terzi (61%) delle piccole e medie imprese nel 2009 ha preferito sostituire i viaggi di lavoro all’estero con soluzioni alternative». Questo il risultato raggiunto da una ricerca commissionata da Skype ed estesa tra Regno Unito, Francia, Germania, Spagna, Italia, Turchia, Polonia e Russia.

Trasferte onerose, appuntamenti rivelatisi inutili, il tempo perduto negli spostamenti ed altri fattori ancora hanno reso sempre più problematico l’investimento in viaggi di lavoro. Skype, con la propria ricerca, ha voluto sottolineare una volta di più quanto la telefonia VoIP e l’opportunità della videochiamata (ancor più se in HD) possano cambiare la situazione per le aziende. È infatti a questo settore che il gruppo punta con forza ormai da mesi: estendere al mondo business il successo già conseguito in ambito consumer significherebbe una nuova esplosione della penetrazione di Skype sul mercato, andando peraltro ad agire in un contesto ove la promessa del risparmio è soltanto l’altra faccia della medaglia che porta all’aumento degli introiti.

«Quasi la metà dei 1.200 intervistati, alla domanda riguardante l’opzione di comunicazione alternativa preferita alle trasferte, ha indicato Skype (49%), seguita dagli Instant Message (47%), dalla teleconferenza (40%) e dalla videoconferenza (32%). La videocomunicazione sembra costituire la reale alternativa ai viaggi di lavoro. Il 54% degli intervistati prevede di incrementare l’uso di tale opzione e il 48% ha indicato di volerla sostituire integralmente alle trasferte». Skype è indicato come lo strumento più efficace per il raggiungimento dell’obiettivo.

Stefan Oberg, Vice President Skype for Business, concretizza i risultati del sondaggio per portar acqua al mulino di Skype: «A seguito dei consistenti tagli alle spese per le trasferte, le aziende devono trovare nuovi modi per comunicare, collaborare e competere. Senza regolari incontri di persona, diventa essenziale disporre di strumenti che permettano agli individui di creare e mantenere relazioni ma con tempi e costi ridotti e che inoltre favoriscano l’innovazione all’interno delle aziende. Non sorprende che la videocomunicazione stia crescendo a ritmi esplosivi». Con una nota di colore finale: «Le uniche cose a cui bisogna prestare attenzione quando si utilizzano tecnologie audio e video sono quelle gaffe di cui abbiamo tutti sentito parlare: dimenticare di disattivare il microfono o spegnere la webcam quando si lavora in casa restando in pigiama sono errori comuni che preferiamo evitare!».

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