Bing... d'oh!

Microsoft porterà il nome di Bing nel Regno Unito accompagnandolo con l'immagine dei Simpson tramite la sponsorizzazione del cartoon sulla tv inglese. Nei prossimi mesi saranno forti gli investimenti sui canali mainstream per far conoscere il motore
Microsoft porterà il nome di Bing nel Regno Unito accompagnandolo con l'immagine dei Simpson tramite la sponsorizzazione del cartoon sulla tv inglese. Nei prossimi mesi saranno forti gli investimenti sui canali mainstream per far conoscere il motore

Microsoft ha stanziato cifre di forte peso per poter promuovere il proprio motore decisionale Bing. Il nuovo obiettivo è europeo e nella fattispecie Microsoft sta cercando per la prima volta di spingere sull’acceleratore nell’unico paese ove Bing è giunto in area continentale: il Regno Unito.

Microsoft sta cercando anzitutto di far conoscere Bing passando per i canali mainstream. Il gruppo, infatti, intende promuovere presso le masse il proprio motore, portando il nuovo brand a contatto con l’utenza prima che i singoli provino ed eventualmente apprezzino le nuove soluzioni in via di sviluppo. Per fare ciò Microsoft ha deciso di legare il proprio nome ad un mezzo specifico (la televisione) passando per uno dei prodotto a cui l’utenza è più affezionata: la serie dei Simpson.

A suggerire Bing agli inglesi, insomma, saranno Homer Simpson e la moglie Margie. La famiglia più sgangherata dei cartoon sarà sponsorizzata per tre mesi da Microsoft, il che rappresenta un caso privo di precedenti: per la prima volta, infatti, Microsoft promuove un programma televisivo e per la prima volta la sponsorizzazione dei Simpson proviene da un gruppo impegnato nel mondo dell’Information Technology.

L’esordio è già avvenuto con uno spazio promozionale acquistato nel contesto dell’intervallo della partita Manchester United – Milan. D’ora in poi, quindi, Homer sarà un compagno di viaggio abituale e la figura dei personaggi del cartoon accompagnerà il motore (nella sua versione UK) anche online e sui tradizionali canali Microsoft. E il meccanismo, alla luce degli ultimi rilievi evidenziatisi, potrebbe essere per certi versi paradossale. Una volta visto il brand, infatti, l’utente tende a ricordarselo ed a volersi informare. Per informarsi, l’utente informatizzato cerca su Google. Di qui proviene infatti 1/4 del traffico UK su Bing, utenza che a questo punto ha la possibilità di provare con mano il motore.

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