Minority Report in salsa Kinect

Portare Kinect su di un pc significa poterne esplorare nuove opportunità. Così ha fatto un utente imitando le note scene di Minority Report
Portare Kinect su di un pc significa poterne esplorare nuove opportunità. Così ha fatto un utente imitando le note scene di Minority Report

Prendi Kinect. Collegalo ad un pc e progetta un driver che sia in grado di interpretare le informazioni che provengono dalle videocamere e dai sensori del device. A questo punto progetta un’interfaccia e con un po’ di codice aggiuntivo consenti al pc di interpretare i movimenti del corpo per interagire con gli oggetti sullo schermo.

Condisci quindi il tutto con un pizzico di fantasia e poi metti a confronto i due video successivi:

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=ho6Yhz21BJI[/youtube]

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=P51w0UI-xkY[/youtube]

La differenza tra i due è che il primo è realtà, mentre il secondo è semplice frutto di fantasia.

Il tutto è stato reso possibile da uno sforzo collettivo che da qualche giorno sta concentrando l’attenzione su Kinect come possibile nuova frontiera dell’interazione tra uomo e macchina: esportare Kinect dal gaming per portarlo nella realtà del computing significa esplorare una nuova dimensione di incredibile potenziale e di stuzzicante curiosità. I filmati che stanno scaturendo in queste ore non sono che il germe di un nuovo tipo di interfacce destinate a prendere piede appena l’hardware sarà affinato, l’esigenza sarà avvertita e le potenzialità saranno tali da costruire attorno a questo concept un nuovo modo per visualizzare contenuti, interagire con i file, utilizzare servizi online e dar vita ad un nuovo ciclo evolutivo virtuoso.

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