Yahoo tra ricerca istantanea e tribunali

In poche ore, Yahoo condannata da un tribunale italiano per i link a siti pirata, poi si fa notare per una instant search che supera Google.
In poche ore, Yahoo condannata da un tribunale italiano per i link a siti pirata, poi si fa notare per una instant search che supera Google.

Yahoo si è fatto notare nelle ultime ore per due notizie contrastanti. Prima per la clamorosa sentenza del tribunale di Roma che ha riconosciuto il motore di ricerca responsabile di risultati che colleghino a siti pirata, poi per la novità di una ricerca istantanea che guarda dritto negli occhi il rivale Google.

La vicenda legale di Yahoo riguarda la denuncia della società di produzione cinematografica PFA, distributore di “About Elly”, un film che il motore nelle sue query collegava principalmente a siti dove si poteva scaricare illegalmente.

La sentenza, scaturita dalla mediazione di Open Gate Italia, società che si occupa di controversie sui copyright, stabilisce che – fatte salve le ovvie difficoltà di un motore di ricerca ad esercitare un controllo preventivo sui contenuti – non si può tirare indietro nel momento in cui è segnalata una violazione, né permettere che dei link pirata precedano quelli ufficiali.

Da qui l’inibizione a Yahoo, così commentata da Tullio Camiglieri, presidente di Open Gate Italia:

“Dopo questo primo importante successo, che apre la strada a tutti i detentori di diritti, i prossimi obiettivi saranno Google e YouTube. Il Tribunale di Roma ha sancito un principio fondamentale a tutela di tutta la produzione culturale: cinema, editoria, musica, giornali. Chi investe in cultura, informazione e intrattenimento ha diritto di vedere tutelato il proprio lavoro.”

Naturalmente la soluzione trovata da Google e YouTube, già da tempo, è l’indefesso lavoro di pulizia e di rimozione degli abusi non appena segnalati dai diretti interessati, per evitare di dover rispondere di “contributory infringement“, cioè facilitazione di violazione del copyright.

Insomma, i motori di ricerca dovranno essere sempre più tempestivi, sia nelle risposte agli utenti che nelle risposte ai detentori di proprietà intellettuale. E se in questo secondo caso forse qualcosa non ha funzionato, per quanto concerne il primo Yahoo vuole fare sul serio.

È infatti online, da oggi, su Yahoo.com, Yahoo Search Direct, una risposta concreta a Google Instant. La novità risiede nel fatto che Yahoo non si concentra solo sull’intuizione della domanda, piuttosto della risposta. In pratica, concentra in un solo tool sia Instant che le anteprime dei risultati.

Una novità davvero interessante nel panorama delle ricerche sul Web, per velocizzare quel tratto esistente tra la domanda e la scelta della pagina che più interessa. In fatto di risposte veloci, l’unica eccezione sembra proprio quella della società in merito alla sentenza italiana: arriverà soltanto tra alcune settimane, quando verranno rese note le motivazioni.

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