...e allora Mango!

Microsoft ha presentato Mango preannunciandolo per l'autunno, ma fin da subito l'SDK è a disposizione per chiamare a raccolta gli sviluppatori.
Microsoft ha presentato Mango preannunciandolo per l'autunno, ma fin da subito l'SDK è a disposizione per chiamare a raccolta gli sviluppatori.

Una serie di eventi in contemporanea in tutto il mondo ha lanciato la volata all’aggiornamento “Mango” con cui Windows Phone compie un passo avanti verso una nuova dimensione, un nuovo tipo di ambizioni e una nuova consapevolezza: sfidare iOS e Android è possibile. Ma non subito.

Mango è al tempo stesso sia un enorme passo avanti, sia una tappa intermedia. Configura un forte passo avanti del sistema operativo anzitutto perché introduce 500 nuove funzionalità, molte delle quali andranno scoperte in divenire; configura però altresì una tappa intermedia perché, sebbene con 500 nuove features bisognerebbe parlare a ragion veduta di major release, il tutto non fa altro che coprire il gap rispetto alle piattaforme concorrenti.

Microsoft, insomma, non intende giocarsi subito le sue carte perché è ancora in fase di crescita e di investimento: Windows Phone 7 compie un grande passo avanti, ma il grande salto sarà quello rappresentato da Windows Phone 8. Le attuali manovre di avvicinamento hanno però un significato ed un valore profondo in termini di appeal della piattaforma e l’evento diventa così direttamente un appello lanciato agli sviluppatori: Microsoft ha bisogno dei developer e probabilmente è vero anche il contrario.

L’incontro è avvenuto figurativamente in Italia presso il Grattacielo Pirelli di Milano, ove il gruppo ha organizzato la presentazione di Mango snocciolando le linee generali dell’update. In questa sede sia Luca Callegari (Business Director Divisione Windows Phone) che Pietro Scott Jovane (AD Microsoft Italia) hanno a più riprese sottolineato i grandi passi avanti compiuti, la soddisfazione espressa dagli acquirenti e la volontà di mettere nelle mani dei developer i destini della piattaforma: Microsoft intende creare una base quanto più ampia possibile, ma il volume delle opportunità sarà determinato in altezza dal contributo e dalle idee della community degli sviluppatori.

Windows Phone 7 può contare oggi su circa 17 mila applicazioni: trattasi di un numero considerevole alla luce della giovane età del progetto, ma al tempo stesso rappresenta ancora un forte elemento di penalizzazione nei confronti delle piattaforme rivali che possono vantare oggi centinaia di migliaia di app. L’evento Microsoft è stato quindi anzitutto un modo per spiegare cosa Microsoft stia facendo per i developer, come abbia fatto crescere la piattaforma e quali opportunità intenda concedere. Microsoft promette inoltre numeri in ulteriore crescita per il futuro, tirando in ballo nuove aree geografiche grazie al supporto di nuovi produttori (ZTE, Fujitsu, Acer).

La forza dei numeri vuole essere un traino: 500 funzionalità aggiuntive significano nuovi scenari di sviluppo, maggiori opportunità e strumenti semplici di lavoro a disposizione. Nell’apposito App Hub sono a disposizione tutti gli elementi utili per iniziare a sviluppare per Mango, portando così i lavori in vista dell’aggiornamento.

Mango giungerà sui terminali WP7 entro l’autunno: non sono disponibili date più precise, ma si sa che i prossimi Nokia giungeranno agli utenti già con la versione del sistema operativo aggiornata. E poi verrà Nokia, e poi verrà Skype, e poi verranno altre funzionalità oltre a quelle già snocciolate con l’aggiornamento di fine anno. Ma a quel punto il balzo in avanti sarà ancor più corposo, simbolico e significativo. A quel punto il balzo sarà verso Windows 8. A quel punto, e solo a quel punto, i Windows Phone potranno urlare a gran voce le proprie ambizioni. Oggi possono (soltanto?) sbandierare una apprezzabile diversità. La quale, di per sé, è comunque un fondamentale valore su cui investire e credere.

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