OS X Lion: Photo Booth e il riconoscimento facciale

Tra le varie novità di OS X Lion, una delle più simpatiche è certamente il miglioramento di Photo Booth, l’applicazione per ritratti fotografici che già aveva ottenuto un grande successo nelle versioni precedenti del sistema operativo di Apple. Il software riceve un corposo update e aggiunge anche il riconoscimento facciale, per effetti visivi sempre più esilaranti.

Prima nuova feature di Photo Booth è la possibilità di utilizzo a pieno schermo, così come tutti i software Apple pensati per Lion, quale ad esempio la suite iLife. L’interfaccia a pieno schermo presenta un riquadro in legno circondato da tendine rosse, proprio a ricordare le cabine di scatto di una volta.

Per quanto riguarda gli effetti visivi, invece, è stata aggiunta una nuova pagina di distorsioni che si basano sul riconoscimento facciale elaborato da Polar Rose, una società recentemente acquisita da Apple e pronta al suo sbarco, il prossimo autunno, su iOS 5. Tra questi, vi sono “Alieno”, “Rotazione”, “Scoiattolino”, “Colpo di fulmine”, “Confuso”, “Squadratura”, “Furore” e “Rana”. La peculiarità di questi nuovi effetti è l’analisi del volto della persona davanti alla webcam: se nelle versioni precedenti la distorsione rimaneva pressoché al centro dell’inquadratura, ora segue i movimenti del viso e, non ultimo, è capace di moltiplicarsi su tutti i volti dei presenti davanti all’obiettivo. Per fare un esempio, l’ingrandimento degli occhi di “alieno” verrà moltiplicato tante quante sono le persone presenti e seguirà tutti gli spostamenti del capo, così come dimostrato dalle immagini di test pubblicate da MacGeneration.

In tema di modalità di scatto, non sono molti i cambiamenti di questa nuova versione di Photo Booth. Come di consueto, è disponibile la ripresa singola, quella video e quella in quattro quadranti, esattamente come le varie cabine per l’elaborazione di fototessere. In quest’ultimo caso, le fotografie vengono mostrate a schermo con un elegante presentazione inclinata, anche se l’esportazione delle stesse riporta invece la normale suddivisione verticale delle immagini.

Rimangono invariate, infine, le feature già presenti in Snow Leopard, quali gli effetti artistici alla Andy Warhol, le distorsioni classiche e gli sfondi in movimento. Vale la pena precisare, in conclusione, come le funzioni Polar Rose richiedano una forte potenza di calcolo del processore, quindi non bisognerà troppo preoccuparsi se, durante l’utilizzo di MacBook, MacBook Air o MacBook Pro, le ventole iniziassero a funzionare alla massima velocità.

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