PETA, sito porno per la difesa degli animali

Per rinforzare la popolarità delle campagne con modelle nude, la PETA ha svelato i piani per lanciare un nuovo sito web pornografico con spot animalisti.
Per rinforzare la popolarità delle campagne con modelle nude, la PETA ha svelato i piani per lanciare un nuovo sito web pornografico con spot animalisti.

Sarà perché l’ultima sua campagna contro il maltrattamento degli animali ha visto immortalate alcune delle donne più desiderate del mondo coperte solo da livree di animali, ma la PETA (People for the Ethical Treatment of Animals) sembra credere nel richiamo sessuale come imprescindibile elemento della sua comunicazione. Tanto che si prepara a realizzare addirittura un sito pornografico con spot animalisti e vegani.

Da “preferisco nuda che in pelliccia” (come recitava uno slogan storico dell’associazione) a “preferisco il sesso al maltrattamento di un animale”? In un certo senso sì. Il sito con dominio XXX dovrebbe partire entro la fine dell’anno e secondo l’agenzia Reuters servirà ad aumentare la consapevolezza del veganismo attraverso un mix di pornografia e filmati e grafici sulla sofferenza animale.

Lindsay Rajt, uno dei direttori della PETA, sostiene che l’intento è «raggiungere un nuovo pubblico di persone, alcune delle quali saranno scioccate da immagini che forse non si aspettano di vedere in un sito tripla X». Si tratta probabilmente di una argomentazione discutibile, almeno secondo molti gruppi sorti spontanemente su Facebook – come “Donne contro PETA” – che da tempo criticano la politica di immagine sessista dell’associazione.

Ma anche Jennifer Posner, direttore esecutivo di Women & Media di New York (l’omologo delle nostre autorithy di controllo) ha lanciato i suoi strali:

La PETA è estremamente disonesta. Hanno sempre usato il sessismo attivo come loro strategia di marketing per raccogliere attenzione e consenso. Il loro sessismo è arrivato agli estremi più degradanti. Probabilmente questa del sito può essere nelle loro menti l’unica cosa rimasta a loro disposizione per abbassare l’asticella.

Intanto negli Stati Uniti e nel mondo anglossasone impazza il dibattito. La domanda ricorrente è facilmente intuibile: è solo marketing oppure avrà effetti positivi? Solo immagine o v’è sostanza dietro una iniziativa di questo tipo? Quel che si sa è che PETA di certo non perderà denaro con questo sito e che vi parteciperanno alcune star del porno come Jenna Jameson, già protagonista di precedenti campagne pro-animali.

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