Gli Anonymous sfidano la pedopornografia

Gli Anonymous hanno catturato l'identità di 1500 persone attive su 40 siti web di materiale pedopornografico. Sotto attacco i server coinvolti.
Gli Anonymous hanno catturato l'identità di 1500 persone attive su 40 siti web di materiale pedopornografico. Sotto attacco i server coinvolti.

Non solo contro governi e multinazionali, ma anche contro il lato oscuro della Rete: gli Anonymous, il gruppo hacktivista più famoso del mondo, ha lanciato una nuova operazione, definita Darknet ed indirizzata specificatamente alla rete pedopornografica e ai suoi frequentatori.

Il primo risultato è stata la rimozione di 40 siti appoggiati su un servizio di hosting denominato Freedom Hosting sul quale risiedeva, secondo gli Anonymous, uno dei più rilevanti materiali pedopornografici sulla rete anonima, a partire da Lolita City, un forum che conteneva qualcosa come 100 Gigabyte di video e immagini. A quanto racconta il gruppo di hacker nel comunicato diramato, tutto è cominciato lo scorso 14 ottobre quando alcuni membri stavano navigando sulla rete anonima (non indicizzata dai motori di ricerca) utilizzando Hidden Wiki, che permette di trovare siti non convenzionali. La segnalazione di una lista nascosta, chiamata “hard candy” ha fatto il resto, fino all’individuazione dell’hosting e alla rimozione dei siti, dopo che il contatto cercato con i server non ha dato alcun esito.

I proprietari e gli operatori di Hosting Freedom sostengono apertamente la pornografia infantile e i pedofili, e permettendo di visualizzare bambini innocenti, alimentano i problemi di queste persone mettendo i bambini a rischio di rapimenti, molestie, stupri e morte. (…) Noi continueremo il crash del server, non solo di questo hosting, ma di qualsiasi altro server si trovi a contenere, promuovere o sostenere la pornografia infantile.

Per dimostrare la serietà di tali intenzioni, oltre al crash – a detta di alcuni osservatori ottenuto con tecniche molto sofisticate, inedite in campagne precedenti – Anonymous ha deciso pubblicare su Pastebin 1.589 nomi di pedofili o presunti tali sottratti da un file-swapping di Lolita City.

Decisione (come spesso succede con le iniziative degli Anonymous), controversa perché potrebbe interferire con le operazioni di polizia o eventuali indagini. Il gruppo ha tuttavia invitato FBI ed Interpol a utilizzare l’elenco, considerandolo come, se non altro, la segnalazione di persone che hanno seri problemi e che potrebbero causarne a degli innocenti.

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