Google, Facebook e altri chiudono il 23 gennaio? No, è una bufala

In queste ore sta circolando insistentemente sulla Rete una notizia che da per certa la chiusura di Facebook, Google, Twitter e altri tra i maggiori siti Web a livello globale per giorno 23 gennaio, in segno di protesta contro la discussa legge SOPA al vaglio negli Stati Uniti. Una notizia che però ha l’odor di bufala dato che nessun comunicato ufficiale è giunto dalle parti chiamate in causa.

Dirigendosi sui blog ufficiali di Facebook, Twitter, Google, Yahoo e via dicendo, non vi è infatti alcuna traccia della presunta chiusura di tali piattaforme. Anche sull’edizione statunitense di Google tutto tace a riguardo, dunque l’ipotesi lanciata da vari siti Web è, con tutta probabilità, da scartare.

Una protesta contro la legge SOPA, che rischia seriamente di minare la libertà su Internet qualora venisse approvata dal Congresso statunitense, è già stata svolta lo scorso 18 gennaio: Wikipedia si è vestita a lutto per 24 ore, Google e Mozilla hanno provveduto a informare gli utenti della protesta sulla propria homepage, Mark Zuckerberg di Facebook ha condiviso un semplice aggiornamento sul proprio profilo per schierare il suo social network contro la normativa USA. I big del Web non hanno probabilmente voluto rischiare di perdere una giornata di lavoro e l’azione più eclatante è stata solamente quella di Wikipedia.

Non vi è pertanto attualmente alcuna possibilità che Google, Facebook, Twitter e gli altri grossi siti chiudano i battenti il 23 gennaio. Chi già – com’è possibile notare su tanti aggiornamenti di stato condivisi su Facebook – aveva avvertito una qualche sensazione di disorientamento per il loro blackout, può dunque tirare un sospiro di sollievo.

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