Hitachi, addio alle TV

Hitachi chiuderà la divisione TV alla fine di settembre: troppa competizione sui prezzi e bassi margini di profitto.
Hitachi chiuderà la divisione TV alla fine di settembre: troppa competizione sui prezzi e bassi margini di profitto.

Il gigante giapponese dell’elettronica ha comunicato ufficialmente che, a partire dal prossimo mese di settembre, interromperà la produzione di televisori. La decisione Hitachi è la conseguenza dell’agguerrita competizione nel settore che non consente di ottenere adeguati profitti. Nel 2009 l’azienda aveva già passato all’esterno la produzione dei prodotti non indirizzati al mercato interno.

Hitachi è una multinazionale che opera in diversi settori industriali, come Samsung e LG. L’abbandono del mercato delle TV potrebbe essere dovuto proprio alla concorrenza delle due aziende coreane che offrono decine di modelli in diverse fasce di prezzo. Hitachi continuerà comunque la produzione di televisori con il marchio Wooo realizzati da aziende terze.

Per l’azienda giapponese l’aumento del valore dello yen ha pesato molto sulle esportazioni, rendendo troppo costosi i prodotti realizzati in Giappone. Un problema analogo ha colpito Sony e Panasonic che hanno lamentato perdite nella divisione TV e, per questo motivo, hanno subito un downgrade da parte dell’agenzia di rating Moody’s.

Nel 2007 la competizione e i bassi margini di profitto hanno costretto Hitachi ad abbandonare il settore PC, mentre a marzo 2011 la divisione hard disk è stata ceduta a Western Digital per 3,5 miliardi di dollari in contanti e 750 milioni di dollari in azioni. Lo scorso mese di agosto, inoltre, Hitachi ha annunciato una joint venture con Sony e Toshiba per la produzione di schermi LCD di piccole e medie dimensioni. L’operazione riceverà un aiuto economico dal governo giapponese (2,6 miliardi di dollari) e permetterà alle tre aziende di raggiungere una quota di mercato pari al 20% con l’obiettivo di contrastare la rivale Samsung.

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