Silvio Berlusconi scende in Rete

Silvio Berlusconi chiede ai giovani di trascinare sul Web il suo partito e promette di abbracciare i nuovi strumenti della comunicazione.
Silvio Berlusconi chiede ai giovani di trascinare sul Web il suo partito e promette di abbracciare i nuovi strumenti della comunicazione.

La prima volta scese in campo, e lo fece con uno storico annuncio in televisione. A distanza di un ventennio scende “in rete” e lo fa su di un sito Web che si presenta come “network”. La firma è la stessa: Silvio Berlusconi.

Quella dell’ex-premier è una presa di posizione precisa nei confronti dei nuovi mezzi di comunicazione, abbracciati a pieno titolo per chiamare a sé l’elettorato più giovane in vista delle elezioni previste per il 2013. Del resto, spiega il Cavaliere, «Per un movimento politico come il nostro che si propone di modernizzare l’Italia, a cominciare dall’architettura istituzionale dello Stato, la presenza sulla rete deve essere un vanto e un piacere nello stesso tempo». Frasi che dimostrano un passo avanti nell’approccio con la comunicazione, ma frasi che suonano tuttavia ancora oltremodo forzate, soprattutto se affiancate ad una presa di posizione simbolica ed efficace come quella di Gary Kovacs (Mozilla) dei giorni scorsi:

Ipse dixit: Gary Kovacs

"Internet è il modo in cui vivi la tua vita" (Gary Kovacs, CEO Mozilla)

Il comunicato di Silvio Berlusconi, pubblicato con tag “Politika 2.0” (il nome dell’evento in cui il discorso è stato enunciato prima della pubblicazione online su ForzaSilvio.it), prende il via con le motivazioni che spingono all’appello all’elettorato utilizzando una commistione di nuovi proclami e vecchi principi:

Oggi, grazie al web, anche la politica ha dovuto cambiare pelle: è comunicazione diretta e immediata con tutti, dove i dogmi imposti dall’alto non convincono più nessuno; è un confronto trasparente tra chi ha senso dello Stato e senso di responsabilità da un lato, e chi sa solo insultare e demonizzare l’avversario dal lato opposto

L’attività online di Angelino Alfano su Twitter è del resto ormai nota. Ed a tutto ciò si aggiunge la finalità dell’iniziativa, la sfida che il partito si pone:

Il nostro impegno sul web in difesa della libertà è e deve rimanere da primi della classe. Il network on line, forzasilvio.it, conta oltre 243.000 persone registrate. Il nuovo portale del Popolo della Libertà e la scuola di formazione avviata dalla Political Digital Academy, insediata da Angelino Alfano, sono ulteriori segni concreti, come è nel nostro stile, che noi vogliamo essere il primo partito anche “on line”.

Nelle stesse ore in cui il discorso veniva enunciato, ai microfoni di Sky TG 24 veniva chiesto all’on. Bersani se la foto pubblicata in mattinata su Twitter da Pierferdinando Casini e ritraente lo stesso Casini assieme a Monti, Bersani e Alfano fosse un segno tangibile di una maggioranza esistente. La risposta è stata breve: «Bastasse Twitter…».

Agenda politica ed Agenda Digitale, del resto, finora non hanno mai avuto punti in comune. Sentire Berlusconi parlare di Web e Bersani parlare di Twitter è forse di per sé un segno dei tempi che cambiano. Qualunque cosa possa significare.

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