AMD, lo chiamavano Trinity

AMD ha ufficialmente presentato Trinity, una APU con la quale intende sfidare Ivy Bridge di Intel: performance e consumi ridotti i cavalli di battaglia.
AMD ha ufficialmente presentato Trinity, una APU con la quale intende sfidare Ivy Bridge di Intel: performance e consumi ridotti i cavalli di battaglia.

Se Intel si appresta a conquistare il mercato con l’architettura Ivy Bridge, ecco che giunge pronta la risposta di AMD: la società statunitense ha infatti presentato Trinity, la nuova APU (Accelerated Processing Unit) dedicata sia al mondo laptop, con particolare interesse soprattutto il settore dei portatili ultrasottili, sia al mondo desktop, senza tralasciare altre applicazioni caratterizzate da unità di elaborazione in grado di fornire elevate prestazioni e bassi consumi.

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Progettata per garantire sulla carta fino a dodici ore di autonomia, la APU Trinity poggia le proprie basi sulle ultime tecnologie nate in casa AMD sia dal punto di vista delle CPU, con un core Piledriver a 32 nm, sia in termini di GPU, grazie all’integrazione dell’architettura Radeon HD 7000 ai fini dell’elaborazione grafica. Trinity, inoltre, presenta un maggior numero di transistor per unità di area, migliorando le performance senza andare ad intaccare i consumi: secondo i grafici diramati dall’azienda, infatti, la tecnologia in arrivo sarà in grado di offrire prestazioni globali fino a due volte migliori delle soluzioni attualmente in commercio a parità di energia consumata.

In particolare, i dati parlano di miglioramento del 29% nell’elaborazione dati rispetto all’architettura Llano della stessa AMD, mentre si giunge ad un 56% se si considera l’elaborazione video. Trinity vuole così proporsi come soluzione adatta a svariati contesti, proponendo velocità di calcolo paragonabile a quelle delle CPU i5 di Intel, consumi energetici ridotti all’osso e la capacità di modellare le proprie caratteristiche a seconda del contesto in cui opera, grazie ad un sistema in grado di fornire maggiore alimentazione alla CPU piuttosto che alla GPU, o viceversa, in base alle operazioni in esecuzione.

L’arrivo sul mercato di una nuova soluzione targata American Micro Devices, del resto, non può che rappresentare un ulteriore stimolo per le parti in gioco a migliorare ulteriormente quanto realizzato fino ad oggi, con il mercato che rapidamente si sposta verso la mobilità e che di conseguenza necessita di dispositivi di elaborazioni generosi in termini di autonomia.

In tal senso, i primi prodotti basati su Trinity dovrebbero giungere a breve grazie alla collaborazione con Lenovo, Toshiba, Acer, Asus, HP e Samsung.

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