Buono a sapersi: Google in difesa della privacy

Buono a sapersi è l'iniziativa di Google in collaborazione con la Polizia Postale, per informare sulla tutela di privacy e dati personali.
Buono a sapersi è l'iniziativa di Google in collaborazione con la Polizia Postale, per informare sulla tutela di privacy e dati personali.

Buono a sapersi è il nome dell’iniziativa presentata oggi da Google in collaborazione con la Polizia Postale e delle Comunicazioni, con l’obiettivo di fornire agli utenti gli strumenti e le conoscenze necessarie per la tutela della privacy e per la condivisione online consapevole dei propri dati personali. Il tutto è raccolto in un sito Web dove è possibile consultare un glossario con alcuni termini tecnici incontrati durante la navigazione su Internet (cookie, phishing, IP, account, log e molti altri), oltre a ricevere consigli su questioni chiave come la scelta di una password efficace o evitare le frodi informatiche.

Un’iniziativa che ha come finalità quella di informare l’utenza sulle dinamiche che regolano la grande Rete, aiutandola a distinguere i rischi reali dalle paure infondate. Stando a una ricerca condotta nel mese di gennaio su un campione di 1.000 persone maggiorenni, il 79% dei chiamati in causa manifesta timori nell’utilizzo di Internet, quasi tutti (95%) relativo a un utilizzo improprio della propria identità o a truffe. Circa il 75% degli intervistati chiede maggiore trasparenza e controllo sui propri dati, due fattori chiave per considerare la navigazione sicura.

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Google, in passato, è stata al centro di polemiche proprio su queste tematiche, in particolare quando nei mesi scorsi ha imposto ai propri utenti l’accettazione della cosiddetta policy unificata per tutti i servizi offerti. Una modifica studiata da bigG per semplificare la gestione delle informazioni personali, accolta però con qualche giustificata preoccupazione.

Progetti come Buono a sapersi entrano in gioco in queste situazioni, nel tentativo di stabilire un più solido rapporto di fiducia tra il fornitore di servizi e chi ne fruisce, mettendo quest’ultimo soggetto a conoscenza di tutto quanto necessario per evitare i pericoli del Web.

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