App Store, commenti negativi rimossi per le app corrotte

App Store: il bug di ieri non ha portato solo ad app corrotte, ma anche a giudizi negativi dagli utenti, che Apple ha deciso di eliminare.
App Store: il bug di ieri non ha portato solo ad app corrotte, ma anche a giudizi negativi dagli utenti, che Apple ha deciso di eliminare.

Il bug di App Store verificatosi ieri non ha generato solo delle app corrotte, ma anche una lunga sequela di commenti negativi da parte degli utenti. Apple ha quindi deciso, per correttezza verso gli sviluppatori, di rimuovere tutti i giudizi negativi e le “stelline” errate dal proprio negozio per dispositivi iOS.

La problematica, così come già segnalato in giornata, è derivato da un momentaneo malfunzionamento del codice DRM assegnato ad alcune applicazioni, tanto da renderle completamente non funzionanti. Dopo aver effettuato l’acquisto, o il download gratuito, l’utente si è ritrovato fra le mani un software non eseguibile o comunque soggetto a numerosi crash.

Ovviamente ignari di quanto accaduto, nonostante lo sviluppatore Marco Rament avesse cercato via Twitter di dissuadere i clienti, gli utilizzatori si sono riversati in massa sulle pagine di App Store, lasciando moltissimi commenti di disapprovazione e assegnando una sola stellina alle app scaricate. Una questione davvero spinosa per gli sviluppatori, che si sono visti così compromessi nel ranking del negozio virtuale. Ottenere giudizi positivi e una media di stelline pari a 5, a cui si aggiunge il numero totale di download, permette di scalare la classifica di App Store fino a raggiungere le prime posizioni. E maggiore visibilità si traduce anche in maggiori guadagni.

Una polemica, però, sta comunque invadendo il Web. Pare che le recensioni negative non sian state del tutto eliminate, bensì semplicemente bypassate. Secondo quanto sottolineato da MacStories e come rinvenuto sulle app GoodReader e The Early Edition, due dei software affetti dal bug di ieri, Cupertino avrebbe semplicemente spostato i cattivi commenti dalla sezione “Versione corrente” a quella “Tutte le versioni”. Così facendo, lo sviluppatore si ritrova con una penalizzazione da parte degli utenti di cui non è responsabile, perché i malfunzionamenti sono dipesi solo e unicamente dalla Mela.

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